Ieri mattina alle 10:00, ora di Gerusalemme, è andata in scena l’ennesima farsa: mentre Israele applicava il cessate il fuoco umanitario e inviava tremila sacche di sangue nella Striscia di Gaza per soccorrere i civili bisognoso di cure, Hamas, dopo poche decine di minuti, ha ricominciato a lanciare razzi verso il sud di Israele. Circa 30 missili sono stati sparati verso le aree di Ashdot e Eshkol, in quest’ultim cittadina un missile è esploso in un area aperta molto vicina ad un kibbutz. Nonostante il sistema di difesa Iron Dome abbia intercettato i razzi dei terroristi, alcuni di questi hanno raggiunto gli obbiettivi a terra causando il ferimento di due soldati. Gli altri missili lanciati da Hamas hanno colpito aree disabitate senza causare ulteriori vittime o danni a cose.
Nella tarda mattinata invece, a Gerusalemme, un arabo alla guida di una scavatrice ha intenzionalmente investito un pedone israeliano, uccidendolo, e subito dopo ha puntato il mezzo verso un autobus investendo il veicolo che però non aveva passeggeri a bordo tranne l’autista. Il folle e sanguinario gesto del terrorista, Mohammed Naif Ja’abis, originario e residente nel villaggio di Gerusalemme Est di Jabel Mukaber, ha comunque causato la morte di una persona ed il ferimento di altre sei prima di essere freddato da un agente di polizia accorso sul luogo del vile attentato.
Sono inoltre da registrare disordini nei pressi del Monte del Tempio causate da violente manifestazioni della popolazione araba residente a Gerusalemme est. La manifestazione dei cittadini arabi è sfociata in violenti scontri con la polizia che è stata bersaglio di lanci di sassi e bombe carta. Poche ore dopo due terroristi a bordo di una moto hanno aperto il fuoco contro due soldati che hanno riportato varie ferite ma non sono in pericolo di vita.
Questa serie di attentati è stata apertamente richiesta alla popolazione palestinese dal portavoce di Hamas Fauzi Barhum, che ha lanciato un appello affinchè la popolazione civile utilizzi tutti i mezzi a disposizione per uccidere gli ebrei, concludendo il suo discorso sostenendo che se non si uccidono decine di sionisti non si è palestinesi. Questi sono gli appelli alla pace di Hamas.
In Italia invece, essendo ormai il Bel Paese un feudo islamico, il vice ministro degli esteri Lapo Pistelli, ha annunciato nella mattinata di oggi sarebbe partito con un aereo di stato, quindi pagato dai contribuenti, per l’aeroporto di Tel Aviv con un volo “umanitario”: l’aereo trasporterà 30 tonnellate di beni di prima necessità destinata alla popolazione di Gaza ( o solo ad Hamas?) per un valore complessivo di 350.000 Euro. Secondo la nota della Farnesina, questi “beni” verranno, una volta scaricati dall’aereo, consegnato all’ONU ch esi farà carico di consegnarli alla popolazione della Striscia.
Pare, comunque, che si tratti di kit sanitari ed igienici. Sempre secondo la nota del Ministero degli Esteri, questo “volo umanitario” fa parte di una cooperazione di più ampio spettro avviata dall’Italia, su decisione del ministro Federica Mogherini, a favore della popolazione di Gaza e dei terroristi che la governano. Questa cooperazione, al momento, è costata ai contribuenti oltre 2milioni di Euro e sembra che altre “azioni umanitarie” siano in fase di progettazione e verranno realizzate nel prossimo futuro sulla base dell’evoluzione della sicurezza nella Striscia di Gaza e l’Italia ha già annunciato lo stanziamento di ulteriori 2,5 milioni di Euro.
In totale lo Stato italiano, inizialmente, spenderà circa 5milioni di Euro in “aiuti umanitari”. O per riarmare Hamas.
Gian Giacomo William Faillace