di Martina Biassoni
Adidas, Patagonia, Nike, Reformation, Tentree: i brand di moda prendono sempre più una posizione etica e sociale,in questo clima social(e) è necessario comunicare chiaramente quali siano gli ideali su cui si fonda un brand, per decidere se acquistare e cosa acquistare. Le nuove generazioni sono molto attente e sensibili a ciò che accade nel mondo e decidono di dare il proprio appoggio a chi rispetta una serie di parametri che dettano cosa sia accettabile oppure no, cosa sia ritenuto giusto e cosa no, e così via.
È per questo che, in seguito ai movimenti del Black Lives Matter, tornati tristemente in auge in seguito all’omicidio di George Floyd a giugno ed in seguito alle sentenze riguardo quello di Breonna Taylor degli scorsi giorni, sempre più brand ed associazioni del mondo del fashion si stanno schierando politicamente a favore di queste minoranze che da sempre sono vessate, discriminate e maltrattate.
Non è da meno la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), che per questa particolare settimana della moda ha organizzato, in collaborazione con un gruppo di cinque artisti originari dell’Africa un evento dal titolo “We Are Made in Italy – The Fab Five Bridge Builders” che descrive perfettamente quello che è il cuore dell’evento: cinque ragazzi italiani, già protagonisti dell’Afro Fashion Week e scoperti da Michelle Ngonmo, realizzano le proprie collezioni di moda interamente made in Italy, che saranno presentate domenica tramite un evento online. Le collezioni sono un aperto ponte (come dice il nome) che la Camera Nazionale della Moda decide di costruire verso le minoranze, dichiarando il proprio sostegno nei confronti del Black Lives Matter (anche grazie a Black Lives Matter in Italian Fashion, il movimento creatosi all’interno del mondo della moda italiano in segno di vicinanza e contrasto della discriminazione razziale), delle comunità discriminate e delle minoranze.
Un altro segno di cambiamento all’interno della moda italiana – lo avevamo visto in modo analogo con la settimana della moda di febbraio con il sostegno dimostrato alla comunità Cinese colpita dal Covid-19 – è il sostegno a Nazioni e Paesi colpiti da disastri ambientali, sanitari, e che dopo China we are with you, e Italia we are with you, organizza Spotlight on Lebanese Designers – CNMI in support of the new generation of Lebanese Talent in segno di solidarietà, vicinanza e supporto alla comunità libanese fortemente colpita dall’esplosione di inizio agosto, un evento che vede protagonisti sette designer libanesi ed i loro contenuti digitali inediti.
Questo è il moto di cambiamento che il mondo ha necessità di vedere e di sentire dalla seconda economia mondiale, questa solidarietà, positività e vicinanza sono il punto di partenza per un futuro che è già presente. Nonostante il distanziamento e l’obbligo a stare distanti – anzi dovremmo forse ringraziarlo! – abbiamo riscoperto la vicinanza, il supporto vero e profondo da comunità a comunità, da Occidente ad Oriente.