di Fabiola Favilli
Lo sapevamo, ce lo avevano insegnato alle elementari, ma ce ne siamo dimenticati crescendo. Le abbiamo date per scontate, lontane come sono dalla nostra vita quotidiana fatta di uffici, automobili e supermercati.
Ora l’Istituto Earthwatch in una conferenza svoltasi il mese scorso alla Royal Geographical Society di Londra ha dichiarato che le api sono gli esseri viventi più importanti del pianeta. E rientrano tra gli animali a rischio di estinzione.
Non può che tornarci in mente la frase di Albert Einstein “Se le api sparissero, gli uomini avrebbero 4 anni da vivere”; viene da chiederci perché siamo arrivati a questo, ma sembra che il genere umano non abbia la consapevolezza dell’impatto delle proprie azioni verso la natura. Costruiamo grandi agglomerati urbani e distruggiamo i boschi, vogliamo ottenere il massimo del raccolto dai campi coltivati ed usiamo terribili pesticidi, invadiamo il pianeta per dichiararci suoi padroni assoluti non lasciando che pochi ambienti incontaminati e sicuri per permettere alle api di organizzare i loro nidi ed avere abbastanza fiori ed acqua per vivere.
Le api stanno letteralmente morendo di fame, e la stessa sorte probabilmente toccherà a noi giacché l’impollinazione del 70% dei vegetali di cui ci nutriamo dipende da loro. Se esse non vivono non vive l’ecosistema, e le cifre che sono risuonate nella conferenza di Londra hanno lasciato tutti sbalorditi: le api sono scomparse nel mondo per il 90%, in Europa ce ne sono il 37% in meno negli ultimi 20 anni.
Non si tratta quindi solo della legittima preoccupazione degli apicoltori, ma il problema riguarda le specie vegetali, la vita degli altri animali inclusi gli uomini, ed anche l’assetto geologico del pianeta, poiché lo sviluppo delle piante garantisce non solo l’apporto di ossigeno e l’abbattimento della CO2, ma anche la stabilità e la qualità dei suoli.
Come ospite di questo pianeta ognuno deve essere responsabile della conservazione della natura, ricordandosi di investire sulle nuove generazioni perché si impara fin da piccoli a rispettare chi vive insieme a noi, a qualsiasi regno appartenga.
Dal 2017 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 20 maggio Giornata Mondiale delle Api, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso una maggiore tutela di questo straordinario ed indispensabile insetto impollinatore.
Infine, in tempi di Coronavirus non ci lascia indifferenti il fatto che le api sono gli unici esseri viventi a non trasportare alcun tipo di agente patogeno.