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domenica, 17 Novembre, 2024

Gli effetti collaterali ma positivi del virus

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di Martina Grandori

In questo periodo drammatico, abbiamo cercato anche di darvi degli spunti di riflessione positiva sulle conseguenze che il blocco totale delle nostre vite, dei nostri spostamenti, delle nostre routine ha magicamente portato.
 
Dopo un netto calo dell’inquinamento atmosferico e un conseguente miglioramento della qualità dell’aria, ecco che stavolta tocca alle acque urbane e a quelle dei litorali.
 
Da anni, tantissimi, a Venezia non si vedevano dei canali così limpidi e cristallini, i servizi dei Tg di tutto il mondo hanno ripreso questa piccola notizia come uno spiraglio di luce. Venezia non solo magicamente privata di quelle folle pesticide che deturpano le calli – anche se ovviamente va detto che è grazie a quelle folle di turisti che l’economia della città e della regione sta in piedi -, ma ha anche riconquistato acque limpide per via del blocco del traffico navale (stop alle navi da crociera e non solo) e per il blocco delle attività industriali che con i loro scarichi contribuivano all’inquinamento.
 
 
 
 
La notizia di questa rinascita è stata segnalata dal gruppo Facebook “Venezia Pulita”, che evidenzia come nei canali della laguna, si possano tornare a vedere pesci e un fondale molto più azzurro. Merito anche del calo del moto ondoso, ora i residui dell’acqua sono depositati sul fondale, mentre prima il moto delle acque causato dai motori contribuiva a smuovere i fondali e quindi a rendere più torbido il tutto.
 
 
 
 
Ma l’effetto collaterale positivo del Coronavirus arriva anche altrove. Gli animali dopo lunghe assenze, si riconquistano i loro spazi. Tornano verso le città,  rinascono semplicemente con l’assenza di traffico e rumori assordanti e una netta, migliore qualità dell’aria. A Milano ha fatto notizia un cigno bianco che placidamente navigava le acque del Naviglio, mentre nel porto di Cagliari sono tornati i delfini, lo riporta un video di Marevivo Onlus che fa riflettere.
 
Fa riflettere perché non eravamo più abituati a vedere chiare, fresche, dolci acque, nel nostro immaginario le acque portuali, le acque veneziane sono per antonomasia oleose. E invece il catastrofico momento, dimostra il contrario.
Pensiamoci. 
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