Nelle ultime settimane, fra abbattimenti di piante presunte malate e previsione di altri “tagli” per fare spazio alle bancarelle di un mercato, gli arancioni non danno pace al verde milanese. A denunciare quella che definisce una “nuova follia ecochic” è Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia.
“La Magnolia che da più di un secolo domina Largo Cairoli – spiega De Pasquale – sta per essere abbattuta. L’enorme e serena macchia verde che è situata tra via Dante e Via Cusani dà fastidio con le sue radici all’unica grande opera che Pisapia consegnerà alla città: la pista ciclabile Duomo -Castello -Pagano”.
Quella in corso di realizzazione è una vera e propria autostrada ciclabile, con tanto di cordoli e incroci che costerà ai contribuenti milanesi sette milioni di euro. Un opera praticamente inutile poiché realizzata quasi completamente all’interno di isole pedonali dove non vi è la necessità di particolari protezioni per permettere la circolazione dei ciclisti.
“La protervia con cui si vuole abbattere una magnifica magnolia – continua De Pasquale – che resiste da un secolo a traffico, guerre e trasformazioni lascia allibiti. I talebani delle ciclabili, simbolo di un ambientalismo astratto ed ecochic, sacrificano una pianta gigantesca per la loro ansia di obbligare tutti a usare la bici per muoversi. I ciclisti peraltro, se richiesti del loro parere, preferirebbero non sradicare la magnolia e saprebbero individuare i percorsi più agevoli”.
Fra le vittime dell’amministrazione ricordiamo: la paulonia di Brera e i 168 olmi di via Mac Mahon, tutti caduti sotto la scure arancione, destino che potrebbe presto toccare anche alla grande magnolia di largo Cairoli. “Chiederò al Corpo forestale di vincolare come albero secolare la pianta. Insieme al Comitato Castello – conclude De Pasquale – siamo pronti a incatenarci contro l’ultima follia di Pisapia”.
La Critica