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giovedì, 28 Novembre, 2024

GIUSEPPE CONTE È ORMAI UN PAGLIACCIO

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di Endimion

Probabilmente, dall’alto del suo mega stipendio e dell’inesperienza politica, Giuseppe Conte non si rende conto di quanto male stia facendo all’Italia. Il Covid corre verso l’alto ma l’economia sprofonda in basso, lui si gode le passeggiate nel centro di Roma mentre imprenditori\commercianti\operai\liberi professionisti sono praticamente alla fame.

Se non si muore di Coronavirus (190 morti su trentamila casi positivi, a loro volta risultati da più di duecentomila tamponi), s’impazzisce per la mancanza di lavoro; i ristoratori non sanno come andare avanti, dentro i negozi non entra più nessuno, c’è una psicosi ormai fuori controllo e la vita quotidiana sta diventando seriamente pesante sotto tutti i punti di vista.

La cosa oggettiva è che qualsiasi colore governativo sarebbe stato in difficoltà, ma è altrettanto vero che qualunque politico avrebbe fatto meglio di questi cialtroni incompetenti. Nessuno ha la bacchetta magica ma i politici che si trovano a Palazzo Chigi sono stati “votati” per risolvere i problemi e non per mandare avanti un paese a forza d’incomprensibili dpcm. Siamo più che certi che, dall’alto della loro ignoranza, in questa situazione i grillini non sanno dove girarsi, Giuseppe Conte non sa affrontare la crisi e il Pd, vero punto di “forza” dell’esecutivo, si vergogna ormai palesemente degli alleati.

FREDDURA PER QUESTO GOVERNO:

Signore e signori, dopo l’homo di neanderthal, erectus e sapiens, Vi presento oggi l’homo pandemius.

Nè alto nè basso, nè magro e nè grasso, senza razza e senza sesso, Né uomo e nè donna… non puoi vederlo.

Dentro ad una tuta con cuffie e stivali, una visiera con cannocchiali ed un cellulare per farsi trovare…sempre…ovunque!

Non vi è differenza alcuna, e come una mandria saremo tutti mischiati, tutti tatuati già da neonati… in una sola parola omologati!

Senza frontiere e senza nazioni, con un dio supremo che ci comanda e che ci controlla dall’alto e al quale diremo, attraverso i nostri moderni dispositivi sociali, quel che facciamo, quel che pensiamo, e quel che mangiamo …. Ma quello già lo facciamo.

Ma la cosa più grave è che non lo capiamo.

Esce presto la mattina per non fare tardi, sguardo basso triste e fisso, va dritto al lavoro, se ancora ne ha uno, per poi tornare a casa, se ancora ne ha una, a controllare dalla sera al mattino quanti si sono ammalati e continuare a sperare che lui non ci sia …in quel bollettino.

E poi finalmente da solo o da sola va a letto, a riposare… toglie la sua mascherina, o meglio la sua museruola che tutto il giorno ha nascosto il suo viso o peggio ancora il suo sorriso.

Ma poi sorridere di che? Di cosa?

Amici miei… ricordate per caso “il nome della rosa”?

Manlio Dovì

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2 COMMENTS

  1. Questo articolo lo trovo patetico ed indecente. Di cosa state parlando? Di dittatura? Ma siete veramente sconsiderati e sembra non vi rendiate conto che siamo in piena pandemia e anche il resto d’Europa non sta meglio di noi e prende provvedimenti altrettanto duri se non più severi. Vi prego tacete che riuscite solo a fare dei danni a persone facilmente influenzabili da critiche senza costrutto.

  2. Ne”il nome della rosa “ le morti eran inspiegabile e le indagini insabbiate… come da noi. In compenso l’attore principale muore (oggi)Sean Connery) quindi… dobbiamo sperare.

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