Giorno nuovo, sopruso nuovo, nella Milano ombra Arancione di se stessa. Questa volta assistiamo all’occupazione, quindi al furto di un immobile da parte degli enfant prodige di Pisapia. Dichiara l’ex vice Sindaco De Corato:
“L’immobiliare Lambretta Spa ha una nuova sede in via Cornalia 6. A costo zero, tasse zero, bollette zero gli antagonisti potranno viverci tranquillamente, alla faccia dei cittadini che stupidamente pagano gli affitti. E, senza permessi, al suo interno verranno inaugurati il ristorante e la palestra, alla faccia dei commercianti che seguono le regole.
Si ringraziano il sindaco Pisapia, la giunta, i promotori dei tavoli di incontro e le altre istituzioni dell’ordine pubblico, che hanno fatto finta di niente. E sì che il Lambretta, con un ennesimo schiaffo alla dignità di Milano, aveva anche annunciato questa azione, tanto sapeva che avrebbe avuto campo libero. E questo è il risultato, l’esempio che il Comune Arancione dà ai giovani, ai cittadini che mantengono onestamente le onlus, ai commercianti che rispettano le regole e ai cittadini che pagano un affitto: infrangere la legge paga.
Questore e prefetto non hanno niente da dire? Tra poco ri-occuperà anche lo Zam (annunciandolo in anticipo): non muoveranno un dito neanche lì? Sono una ventina gli edifici occupati abusivamente, dal Cox18 al Cantiere al Torchiera: i centri sociali sono delle vere immobiliari!
Mi spiace per i residenti del quartiere. Già da stasera partono i concertoni tutto volume fino a tarda notte: se oggi sono incuriositi, domani saranno imbufaliti!”
I soliti noti, amici degli amici, compagni di merende di una giunta la cui visione della legalità spazia, a seconda del soggetto, dal gulag alla Comune, hanno deciso che il privato che possedeva quell’immobile era indegno. Siamo arrivati, quindi, alle patenti di dignità proletaria per avere il diritto di possedere immobili. Ovviamente tutti sapevano tutto in anticipo, ovviamente nessuno ha mosso un dito. Tutti troppo presi a fare piste ciclabili e rave party, evidentemente. Ciò che ci dà ancora la forza, oltre alla determinazione di colonne del centro destra come De Corato, è la certezza che i Milanesi possono avere sbagliato a votare, ma mai e poi mai, diventeranno compagni che sbagliano.
Luca Rampazzo
