Nei giorni scorsi, -Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia, ha rilasciato un’intervista ad Affari Italiani in merito alla questione dell’edificazione di nuove moschee a Milano. Dalle risposte, probabilmente affrettate a causa del periodo estivo, sono scaturite una serie di considerazioni che facevano sembrare il forzista possibilista in merito a tale evenienza.
Un fraintendimento che ha causato più di un malumore, sia all’interno del partito, sia fra gli elettori. Gallera per sgomberare il campo da ogni dubbio ha quindi deciso di emettere un comunicato per affermare che: “Forza Italia ritiene inopportuno e intempestivo il bando per le moschee e vi si opporrà con forza”.
“In relazione alla notizia comunicata dal Sindaco Pisapia dell’indizione di un bando per la realizzazione entro maggio 2015 di quattro moschee su aree comunali – precisa Gallera – ribadisco che Forza Italia e’ assolutamente contraria e farà opposizione. E’ assolutamente sbagliato e inopportuno parlare di aprire moschee prima che Governo e Parlamento abbiano definito regole e leggi che garantiscano in modo assoluto che chi le si dedichi esclusivamente ad attività religiose e non fomenti l’odio razziale e contro l’occidente e che assicurino tutti che le moschee non siano centri di reclutamento di terroristi ma solo di preghiera”.
“Chiediamo al Governo di selezionare un elenco di soggetti “affidabili ” e al Parlamento di definire regole di comportamento che ( per es. orazioni in italiano ) che garantiscano tutti gli italiani su cosa avviene all’interno. Fino a quando – conclude Gallera – non ci saranno questi interventi legislativi e governativi siamo nettamente contrari ed indisponibili ad affrontare il tema dell’apertura di Moschee”.
Anche Roberto Di Stefano, Capogruppo di Forza Italia a Sesto San Giovanni ribadito la posizione del partito, allargando il discorso a tutta la città metropolitana: “Il peggioramento del fondamentalismo acuisce lo scontro sulla costruzione della Mecca del Nord Milano a Sesto San Giovanni. Oggi il Medio Oriente è una polveriera, – afferma Di Stefano – e in molti paesi dell’Islam vi è in atto una vera e propria pulizia etnica e religiosa”.
“Nel Nord Milano – spiega Di Stefano – sta per nascere una Grande Moschea su un’area di 3000 mq e che sarà un luogo di culto per oltre 5000 musulmani. Una collocazione strategica, a Sesto San Giovanni al confine con diversi comuni come Milano, Cinisello, Bresso, Cologno e Monza. Servono norme più restrittive – tuona il consigliere forzista -specie dopo la relazione dei servizi segreti che definiscono le moschee luoghi di indottrinamento ideologico e reclutamento di aspiranti combattenti per la jihad. Stiamo aspettando ancora una presa di posizione della Comunità Islamica locale contro gli efferati crimini dell’Isis nei confronti della persecuzione di cristiani e delle minoranze religiose in molti paesi dell’islam”.
“Il Comune di Sesto non ha fatto nulla per la sicurezza, – continua Di Stefano – non accettiamo una convenzione firmata il 27 dicembre 2013, approfittando della chiusura del Consiglio Comunale per le festività Natalizie, chiediamo garanzie. E’ necessario un intervento della Regione Lombardia per definire regole condivise come la tracciabilità delle fonti finanziarie utilizzate, un albo degli imam e che il culto non sia utilizzato per veicolare messaggi d’odio verso l’ occidente. In assenza di una normativa nazionale, dovrebbe essere la Regione insieme ai Sindaci coinvolti a predisporre un regolamento per la sicurezza prima di autorizzare la moschea. Forza Italia – conclude Di Stefano – è sempre stata favorevole al tema dell’integrazione religiosa e della libertà di culto, ma questo delicato argomento non era da affrontare a colpi di maggioranza e senza regole condivise con gli altri Comuni del Nord Milano”.
La Critica