Ieri, 24 maggio 2015, cadeva il centesimo anniversario dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale. L’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915 e iniziò le ostilità il giorno seguente. A tal proposito si stanno svolgendo diverse manifestazioni e diversi eventi culturali, anche se, va detto, la cosa sta avvenendo un po’ in sordina. La memoria non è uno dei punti di forza del nostro paese.
A Milano, presso le Gallerie d’Italia di piazza della Scala è in corso una mostra dal titolo “La Grande Guerra. Arte e artisti al fronte” che durerà fino al 23 agosto [fonte Ansa]. Una mostra che tratta il tema della prima guerra mondiale con gli occhi di quegli artisti che la videro e vissero in prima persona.
Ciò che però voglio segnalarvi in questo articolo, è un monumento di grandissima importanza, a un’oretta di macchina da Milano, che vale davvero la pena visitare: Forte Montecchio Nord.
Il forte, costruito in vista della prima guerra, all’interno del progetto del sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera, meglio conosciuto col nome di linea Cadorna, si trova a Colico (LC), all’imbocco della Valtellina e della Val Chiavenna, due importanti direttrici per eventuali invasioni da nord.
Forte Montecchio Nord aveva il compito di arrestare, o per lo meno ritardare, l’avanzata nemica verso il lago di Como, per impedire all’invasore di dirigersi verso Milano, città nevralgica e importantissima per gli scopi bellici, a causa della presenza di industrie produttrici di armi e munizionamenti. Tra queste ricordiamo due nomi eccellenti: la Breda e l’Ansaldo. Per proteggere l’Italia, in Valtellina furono costruite diverse strutture, tra cui il Forte al Dossaccio di Oga, sopra Bormio (SO) e il Forte Canali di Tirano (SO) che costituivano rispettivamente una prima e una seconda linea difensiva.
Forte Montecchio Nord era quindi la terza linea, la più arretrata e anche per questa ragione non dovette mai combattere e restò quindi illeso. Fu poi
utilizzato, in vari modi, fino al 1979 ed è ad oggi il meglio conservato della sua categoria. Ciò che però lo rende eccezionale è la presenza dei quattro cannoni Schneider 149 in cupola, originari dell’epoca, ancora teoricamente funzionanti. Grazie infatti alla paziente pulizia fatta dai volontari del Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù (BS) che gestisce il forte, i meccanismi sono tornati a muoversi e il forte ha riavuto molto del suo originario splendore.
Il Museo della Guerra Bianca in Adamello ha inoltre provveduto a organizzare corsi di istruzione e aggiornamento delle guide, che hanno reso possibile un servizio di guida serio e interessante. Durante la
visita si può conoscere la storia del forte, con un riferimento particolare al suo breve intervento nella seconda guerra mondiale quando i partigiani, ormai impossessatesi del forte, indussero la colonna tedesca che portava in fuga Mussolini a consegnare le armi con cinque colpi di cannone, gli unici mai sparati dal forte a scopo bellico. Si possono inoltre scoprire molti particolari tecnici sull’organizzazione dei forti dell’epoca o sui vari oggetti presenti, partendo dai cannoni e arrivando al quadro elettrico originario.
Non mi dilungo oltre, invitandovi a visitare Forte Montecchio Nord. Vi segnalo inoltre la presenza, nella stessa zona, delle rovine di un’altra fortezza: il Forte di Fuentes, di epoca spagnola (inizio XVII secolo) e della Galleria di Mina di Verceia (SO), del 1917: una struttura atta a far esplodere, in caso di invasione,
le gallerie stradale e ferroviaria che portavano verso la Val Chiavenna.
I forti Montecchio Nord e Fuentes sono aperti sabato, domenica e festivi dalle 10 del mattino alle 18. Saranno poi aperti tutti i giorni durante il mese di agosto.
Le visite a Forte Montecchio Nord sono guidate, con cadenza oraria (la prima visita parte alle 10 e l’ultima alle 18). La visita al Forte di Fuentes è invece libera. Il costo dei biglietti è, rispettivamente, di sette euro per il Forte Montecchio Nord e di cinque per il Forte di Fuentes con la riduzione per i ragazzini sotto i quattordici anni. È inoltre possibile fare un solo biglietto per entrambi i forti del costo di 9 euro.
La Galleria di Mina di Verceia è aperta pochi giorni all’anno. Potrete trovare le informazioni necessarie sui siti di riferimento (che linko qui sotto) o chiamando la segreteria di Forte Montecchio Nord al numero 0341 940322.
Sito del Museo della Guerra Bianca in Adamello
Buona visita a tutti!
Enrico Proserpio