LA FETT’UNTA
La fett’unta nasce con l’olio nuovo, quell’olio extra vergine d’oliva squisito della bella Toscana. É il cibo tipico del mese di Dicembre: pane crogiato a fette, agliate, ben condite con olio extra vergine del nuovo raccolto. Perchè la fettunta sia degna di tal nome, dobbiamo usare proprio quell’olio di fresca spremitura, olio saporito e fruttato. Possibilmente dovrà essere un olio antico, cioè quello preparato con le vecchie macine di pietra dei frantoi di una volta.
LA BRUSCHETTA
Con questo nome, vogliono che si chiami anche la fett’unta. Mi risulta che la bruschetta sia diversa dalla fettunta, in quanto questa deve essere ben crogiata, quasi tostata, agliata, salata, pepata e condita con pomodoro fresco ed olio di frantoio. Per la fett’unta, il problema si riduce all’olio buono, al pane rustico, mentre per la bruschetta c’è un insieme di gusti, naturalmente sempre con pane rustico ed olio di pochi giorni dalla spremitura.
CROSTINI DI PECORINO
Si prepara un leggero impasto di pecorino molto fresco con sale, pepe nero ed un trito di prezzemolo. Stendiamo questo composto sopra le fette del pane piuttosto basse e crogiate, e li completiamo con scaglie di pecorino secco piccante.
CROSTINI BIANCHI ALLA MODA ANTICA
Sono preparati semplicemente con un trito di acciughe e capperi, sale e pepe, il tutto impastato nel burro. Ancor più semplicemente, vengono allestiti con un filetto di acciuga disposto sopra un piccola fetta di pane con uno stratello di burro insaporito, con una goccia di limone, sale e pepe a piacere.
Sempre con amore,
Graziella Duranti Bini