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giovedì, 21 Novembre, 2024

FESTA DELL’ALBERO: PRENDERSI CURA DELLA CASA COMUNE

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Da anni il Movimento Ecologista FareAmbiente gira per le scuole, per le piazze e ovunque si voglia e si possa discutere di ambientalismo positivo e pragmatico, ma nell’occasione dell’annuale festa dell’albero l’entusiasmo e la voglia di poter parlare ai ragazzi ed interagire e confrontarsi con loro e con le proprie famiglie, discutendo di ambiente e della cura della casa comune, diventa travolgente ed appagante.

Infatti, seppure questa festa si approssima a festeggiare il suo primo secolo ufficiale di vita, in quanto formalmente la prima festa dell’albero risale al 1923, anche se per la cronaca essa è nata nell’ancor più lontano 1898, quando l’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Baccelli volle festeggiare l’importanza degli alberi e gli oggettivi benefici da loro apportati all’uomo ed all’ambiente, essa tutt’oggi vividamente rappresenta il momento migliore, per piantare alberi e soprattutto il seme della coscienza ambientale, elemento indispensabile per prendere piena consapevolezza del tempo che stringe e dell’ indefettibilità di dover agire, fare qualcosa per la casa comune, prima che sia troppo tardi, tutti devono agire a prescindere dai ruoli e dalle competenze.


É indispensabile spiegare ai ragazzi che tutti possono e devono agire, a partire dai piccoli gesti, cambiando finanche i propri comportamenti quotidiani, perché cambiare il proprio stile
di vita, all’insegna della
Ecosostenibilità significa poter dare un apporto concreto alla salvaguardia dell’ambiente.
Tutti a partire dai più piccoli devono percepire tutto quello che li circonda all’insegna di un’ecologia integrale, dove tutto è connesso, dove le criticità ambientali sono inscindibili da quelle sociali, così come espressamente descritto da Papa Francesco nella sua “Enciclica Laudato Si”, infatti la crisi ambientale può essere sconfitta solo assieme a tutte le altre crisi, sociali, economiche e culturali.
FareAmbiente, da sempre, ritiene che la scuola, debba assurgere ad un doppio ruolo, quello di educare e formare, all’insegna della scientificità e della corretta informazione, le generazioni future ma soprattutto quella di saper coordinare e convogliare le interazioni istituzionali, in modo che si possa così intervenire concretamente, con azioni congiunte, condivise ed incisive, nella direzione della concreta salvaguardia della casa comune.
Questo è il liet motive, il filo conduttore di tutte le iniziative ed eventi che si sono tenuti e che comtinueranno a svolgersi per tutto il mese di novembre in tantissime scuole italiane, in lungo ed in largo per lo Stivale, in alcune scuole per esempio, come quella di Villa di Briano, un piccolo centro dell’agro aversano, famoso per le cronache storiche perchè all’epoca di Corradino di Svevia in questo piccolo centro, famoso per la produzione di un vino autoctono come l’Asprinio, fu custodita e protetta la Sacra Sindone, quest’anno la festa dell’albero, organizzata dalla dinamicissima scuola Raffaele Calderisi, ha avuto come titolo “piantiamo la pace” in modo da trasmettere ai ragazzi non solo un pregnante messaggio ecologista ma allo stesso tempo un messaggio sociale di pace, di solidarietà e speranza in ottemperanza a quanto stigmatizzato proprio dal Santo Padre.


Piantare un albero non deve rappresentare solo un semplice gesto di grande senso civico e di salvaguardia ambientale, esso deve rappresentare soprattutto la piena consapevolezza e presa di coscienza di dover agire nell’immediato e esso rappresenta indubbiamente il tangibile prosieguo della vita umana sul nostro meraviglioso pianeta, che tutti assieme sapranno salvare e renderlo più forte e più sano dove sarà possibile poter vivere in piena armonia con tutto quello che “ci circonda!”.


Alla fine quello che conta veramente, per i tanti volontari impegnati in questa “crociata”, è che i ragazzi coinvolti a loro volta, diventano loro stessi, dei “seminatori” della coscienza ambientale oltre che i più bravi contaminanti, per entusiasmo, ottimismo e voglia di invertite la rotta!

di Francesco Della Corte


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