A seguito della recrudescenza degli attacchi contro interessi iraniani in Libano, Iraq , Yemen e Afghanistan, i leader iraniani ed i loro portavoce hanno lanciato una critica feroce contro l’Arabia Saudita e soprattutto verso il capo della sicurezza saudita Bandar bin Sultan , per la responsabilità delle operazioni contro l’Iran e ” l’asse della resistenza ” nella regione.
Alti funzionari e media iraniani chiamano l’attuale regime saudita Takfiri wahhabita (eretico), agendo contro l’Islam ed i musulmani, in cooperazione con gli Stati Uniti, Israele e il sionismo. La guida suprema religiosa Alì Khamenei e il “moderato” neo presidente Hassan Rohani, hanno apertamente minacciato l’Arabia Saudita ed una presunta collaborazione di quest’ultima con l’Occidente al fine di danneggiare l’Iran, che queste azioni si ritorceranno contro il regime saudita.
Ovviamente non potevano mancare le critiche e le minacce di natura religiosa: Ayatollah iraniani definiscono, per descrivere i nemici musulmani wahabiti, i collaboratori degli infedeli e che hanno abbandonato Allah dopo la morte del Profeta Maometto e per sostenere le loro dichiarazioni dicono che si basano su fonti del corano. Alcuni ayatollah hanno addirittura invocato l’emissione di una fatwa contro i wahabiti, mentre altri chiamavano all’unita le forze musulmane per creare un’alleanza contro di loro i sauditi.
Anche il quotidiano iraniano Kayhan e il settimanale delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran, lanciano un appello per organizzare una rappresaglia contro i sauditi. Le accuse più gravi che vengono rivolte all’Arabia Saudita è di essere mandante, tramite suoi mercenari, di vari diplomatici di Teheran, di armare ed equipaggiare gruppi terroristici, come Ansar Al-Sunna in Iraq, che hanno come obbiettivo dei loro attentati la popolazione sciita.
Al momento, in Iran, solo Hashemi Rafsanjani, attuale Presidente del Consiglio del Discernimento, il ministro degli esteri Javad Zarif e il presidente dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica Ali Akbar Salehi, chiedono che tra Iran ed Arabia Saudita si segua la via del dialogo, nonostante le gravi accuse ch evengono rivolte verso Riyad e sul sostegno saudita ad organizzazioni terroristiche che colpiscono interessi iraniani.
Gian Giacomo William Faillace