Lo scorso week-end si è avuta la prima fase con i Congressi Regionali durante i quali si sono presentati i candidati alle varie cariche. La struttura di FARE è basata su collegi regionali più 2 per l’estero che esprimono con voto esclusivamente on-line i Coordinatori Regionali, la Direzione Regionale, il Coordinatore estero, i Delegati Nazionali e, indirettamente il Coordinatore Nazionale. Ciascun candidato Coordinatore Regionale presenta una propria mozione alla quale i candidati come membri alla Direzione Regionale avranno preventivamente dichiarato di aderire.
Quindi gli associati aventi diritto al voto (coloro che si sono tesserati entro il 16 Febbraio 2014) devono scegliere prima il Coordinatore Regionale che preferiscono e poi i membri per la Direzione Regionale tra i candidati che appoggiano la mozione del Coordinatore Regionale scelto. Similmente, le circoscrizioni estero eleggono il proprio coordinatore estero. Per le nomine a livello nazionale, ci sono anche qui i candidati a Coordinatore Nazionale, che presentano una propria mozione, i candidati membri alla Direzione Nazionale ed i delegati per la Direzione Nazionale, che devono esprimere preventivamente quale mozione appoggiano.
La prima fase delle elezioni ha avuto luogo tra le ore 19:00 di Domenica 23 e le 24:00 di Lunedì scorso. In questa occasione sono stati scelti i Coordinatori Regionali, i membri delle Direzioni Regionali, i 100 Delegati Nazionali che hanno il vincolo di mandato, il Coordinatore Estero. Ciascuna Regione ha assegnato un certo numero di delegati ed alla Lombardia ne spettano 27, che è il gruppo più numeroso, seguito dal Veneto (15), Emilia Romagna e Lazio (11) e via via le altre Regioni a decrescere.
Domenica 9 Marzo, invece, si terrà lil Congresso Nazionale a Roma, durante il quale i candidati a Coordinatori Nazionali, a membri alla Direzione Nazionale, i Delegati Nazionali e gli associati la mattina possono discutere le varie mozioni e presentare le proprie candidature, mentre nel pomeriggio i 100 Delegati Nazionali votano on-line il Coordinatore Nazionale, cosa peraltro formale, in quanto, avendo essi vincolo di mandato ed avendo già espresso quale mozione appoggeranno, a quel punto è già noto chi sia il Coordinatore Nazionale; contestualmente, sono nominati i 24 candidati alla Direzione Nazionale e sono scelti tra i candidati che appoggiano una delle mozioni sempre da parte dei Delegati.
Esistendo il già citato vincolo di mandato, è chiaro che anche questi sono scelti in una rosa di candidati della mozione della quale gli stessi Delegati sono portatori. Sempre i Delegati Nazionali nominano i 5 membri del Comitato di Garanzia. Cari lettori, vi siete persi? Anche noi. Non è stato facile rappresentarvi il meccanismo per le elezioni, che ha ricevuto critiche per la sua complessità, anche in considerazione del numero degli iscritti al Partito. Senza però queste spiegazioni, non sarebbe possibile comprendere né a che punto si sia ora, né che cosa sia emerso finora dalla votazione on-line.
Parlando di elezioni regionali, in Lombardia le tre mozioni iniziali, rappresentate da Franco Puglia, Carlo Caresana e Giovanni Torri, dopo il ritiro della candidatura dell’Ing. Puglia, si sono ridotte a due, che esprimevano visoni diverse soprattutto dal punto di vista organizzativo. Ha prevalso Caresana con la sua mozione “Il cammino continua” con il 54,04% contro il 41,92% dell’altra e con un 4,04% di schede bianche. Ha votato il 56,94% degli aventi diritto, (701).
Tra i membri eletti della mozione vincente, i più votati sono stati Franco Puglia e, a pari merito, Chiara Baroncelli, Alberto Antonini, Edoardo Colzani (102), mentre per quella minoritaria, il primo eletto è stato Federico Figini, esponente di FARE Giovani, che ha conseguito, sia pure di poco, più voti dell’Ing. Puglia, risultando quindi il più votato. Quindi Caresana è il nuovo Coordinatore Regionale per la Lombardia. A livello Nazionale, i primi tre delegati lombardi sono risultati essere Lorena Villa, co-responsabile del Gruppo Giovani di FARE, Fredric Gebhard e Giorgio Catania.
A causa dei meccanismi elettorali che vi abbiamo illustrato all’inizio, sappiamo già che il Coordinatore Nazionale è stato riconfermato ed è il Prof. Michele Boldrin con la sua mozione “Oltre Fare”, che si è aggiudicato 88 delegati, mentre Corrado Rabbia, con la sua mozione “ Ricostituire lo spirito autentico di FARE”, che avrebbe voluto continuare in maniera indipendente e riprendere lo spirito iniziale che c’era nel partito, ha conquistato gli altri 12. Sabato 9 marzo a Roma, verranno quindi scelti proporzionalmente i membri della Direzione Nazionale (24) e quelli del Comitato di Garanzia (5).
Da questi risultati ci sembra che emerga chiaro il fatto che FARE sia destinato a scomparire, almeno nella forma in cui noi lo conosciamo ora, perché la mozione del Prof. Boldrin prevede che il partito si unisca ad altri gruppi di ispirazione liberale per allargare la propria base elettorale. Questa visione si è già concretizzata nel progetto “In Cammino Per Cambiare” cui hanno aderito alcune forze con visione contigue a quelle di FARE.
L’altro dato che emerge è che il grosso degli aderenti di FARE è nel Lombardo-Veneto (1090 iscritti), anche se certamente vi sono ampi margini di miglioramento ovunque. Gli aventi diritto al voto erano 2944 in tutta Italia ed ha votato il 67,76%. E’ un partito composto da spiccate personalità, con professionalità e competenze elevate, che inevitabilmente portano sì a confronti interessanti, ma a volte anche a scontri vivaci. E’ sicuramente un crogiolo da cui possono nascere idee ed iniziative valide.
Ora non resta che attendere il 9 Marzo per sapere chi occuperà le caselle mancanti.
Fabio Ronchi