Il fallimento del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del governo Renzi verso il problema degli migranti sta tutto nei numeri, le loro continue dichiarazioni sono inutili e servono solo per raccontare una realtà che non esiste. Ma vediamo i numeri : per dovere di verità prima di tutto bisogna indicare che nel 2014 in Italia ci sono stati circa 154.000 migranti sbarcati e nel 2015 circa 140.000 fino al 27 ottobre; in questo momento abbiamo 40.000 migranti che devono essere ricollocati in altri paesi secondo gli accordi con UE presi nel Luglio di quest’anno, con una previsione di spostarne 80 al giorno. Risultato del nostro ministero : 90 in un mese, di cui 40 in Svezia e 50 in Finlandia. Tutti gli altri rimangono in attesa ma soprattutto rischiano di dover aspettare mesi se non anni per vedere la loro situazione prima regolarizzata e poi trasferiti. Se poi guardiamo la spesa fino ad oggi è enorme rispetto ai risultati, cioè un miliardo e 100 milioni di euro. Eppure dopo tutta la disponibilità da parte della UE e dal presidente della Commissione Junker il sistema che dovrebbe aiutare l’Italia è tutt’ora fermo. Intanto in Italia rimangono nei centri di accoglienza, quando va bene, mialgia di migranti di cui non solo non si sa nulla ma neanche dove debbano andare e in quanto tempo. Perché è vero che alcuni paesi sono obbligati a ricevere i migranti dal nostro paese ma i risultati fino a oggi sono scarsissimi, ad esempio la Germania ha dato disponibilità per 10 posti, la Francia per 20 posti, la Svezia ne potrebbe prendere 100 e la Finlandia fino a 200. Come si vede i numeri sono bassissimi e queste indicazioni arrivano direttamente dai paesi ospitanti attraverso un ipotetico data base, il “Dublinet”, che dovrebbe raccogliere i dati degli migranti e poi sulla base dei dati comparati formalizzare i loro dati e disporre il trasferimenti nel paese più idoneo. Ma oggi i risultati sono questi, cioè in un mese solo 90 migranti trasferiti gli altri 39.910 sono ancora in Italia e nel frattempo il numero degli sbarchi non si è fermato. In tutto questo bisogna sottolineare che in Baviera si sta verificando una vera e propria rivolta politica da parte del Lander della Baviera che attraverso Horst Seehofer ministro – presidente della Baviera e capo della CSu, il partito gemello della Cdu del Cancelliera Merkel, sta esprimendo il suo disappunto per le politiche di accoglienza della cancelliera che stanno creando enormi problemi; e lo scontro tra i due è sempre più forte e su questo il consenso della popolazione della regione è altissimo. Ormai il livello di improvvisazione della Merkel e simile a quello di Alfano perché di fronte a una situazione di questo genere che rappresenta anche un dramma umano mondiale le politiche e le iniziative su questo problema non solo non stanno dando risultati ma stanno creando sempre maggiori problemi. Di fatto non esiste una politica unica europea su questo problema come su tante altre questioni e questo crea un enorme vuoto politico, istituzionale e di sicurezza dell’intera Europa. Tornando ai nostri problemi in Italia il problema si pensa di risolverlo prendendo più soldi dalla UE ma è non è questa la soluzione perché così si rischia solo di mettere ancora altri soldi nel giro degli amici di turno e delle associazioni tanto misericordiose soprattutto con i soldi degli altri, come abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi scandali. Il vero problema è che mancano politiche sulla migrazione, sulla gestione dei confini europei, sulle relazioni con gli altri paesi, sulla sicurezza; tutto questa perché un Europa politica non esiste ma solo un meccanismo federativo basato sulla moneta e questioni economiche per il resto ogni paese porta avanti politiche nazionali che puntano solo al loro paese. In una prospettiva del genere, cioè di concorrenza tra le varie nazioni dell’Europa, l’Italia sta facendo la figura peggiore e non trova il coraggio di affrontare il problema anche andando contro la Merkel. Preferiamo venderci per ottenere un misero più 0,2% di sconfinamento sul deficit nel 2016, circa tre miliardi. La domanda vera è : ma questi ipotetici tre miliardi in più come verranno poi spesi per gli 80 euro in busta paga e qualche amico che gestisce centri di accoglienza o per mandare fuori dall’Italia i migliaia di migranti in attesa da noi ?
Max Buonocore