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domenica, 17 Novembre, 2024

EUROPEE: MARINE LE PEN SPERA IN 15-20 DEPUTATI. In Francia Front National vicino al 20%

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Sabato scorso, in una conferenza stampa, prima di un incontro pubblico per sostenere la candidatura del suo compagno Louis Aliot per la carica di sindaco della città di Perpignan, Marine Le Pen, presidente del Front National, ha dichiarato che spera ardentemente di far eleggere alle prossime elezioni europee, tra il 15 ed i 20 deputati del suo partito, “Si tratta di un calcolo puramente matematico rispetto alle aspettative di punteggio che abbiamo, che ci permetterà di arrivare in maniera massiccia a Strasburgo. Vediamo avverarsi la nostra speranza di istituire un gruppo forte, una forza reale”

Una speranza, quella di Marine Le Pen, che potrebbe senza alcun dubbio avverarsi se si considera che per costituire un gruppo parlamentare in seno al Parlamento europeo occorrono 25 deputati di sette paesi diversi, inoltre, secondo un sondaggio pubblicato venerdì, FN si attesta al 20%, secondo solo all’UMP (22%), mentre il Partito Socialista di Hollande cala al 16%. Se invece si analizzano le intenzioni di volto, (secondo un sondaggio di Le Monde) il Front National vola al 34% in quanto molti elettori dell’UMP sono attratti dalle posizioni di rottura della Le Pen.

Analizziamo cosa sta realmente accadendo senza farci prendere dal panico, stupido ed inutile, dei politically correct e anziché condannare l’elettorato, diffamarlo con la solita idiozia del razzismo e del populismo,  chiediamoci i motivi che stanno spingendo il popolo europeo a svoltare verso partiti di estrema destra, verso partiti che vorrebbero la soppressione dell’Euro e della Comunità Europea.

Chiediamocelo, guardiamoci attorno e cosa vediamo? Vediamo miseria, vediamo la quasi totale scomparsa del ceto medio, non solo in Italia, ma anche in Francia, in Spagna, in Grecia, in Slovenia, in Portogallo, in Lettonia e così sarà in futuro per molti Paesi Membri. Molte famiglie sono state letteralmente ridotte alla fame e senza una casa, molte aziende hanno chiuso lasciando a casa padri di famiglia, in quasi tutti i Paesi Membri dell’U.E. non vi è stato un vero controllo durante il periodo di transazione dalla propria moneta all’Euro distruggendo cos’ il potere d’acquisto dei cittadini. 

U.E. obbliga inoltre i suoi membri ad accogliere masse di immigrati che gravano sulle casse statali, persino la Francia ha dovuto rivedere le sua politica di welfare a scapito delle famiglie francesi o naturalizzati; masse che gravano, in Italia, sulle già disastrate casse degli istituti previdenziali, masse che l’U.E. tutela, finanziando quei comuni che assegnano immobili a questi sventurati sempre a scapito degli europei. Una U.E. che ci chiede costantemente sacrifici econimici, di rinnegare le nostre origini, la nostra cultura, le nostre radici, il nostro diritto ad avere una fede e dei valori e di rinunciare alle nostre democrazie in nome di una poco chiara intenzione di integrare chi viene ospitato (o chi ospita?). Unione Europea, una macchina pesante, che consuma miliardi ogni anno, che leggifera su tutto, anche sul diametro della pizza margherita ma non vuole trovare un accordo o una legge per combattere efficacemente la pedofilia.

Come si dovrebbe sentire un cittadino europeo, non importa se italiano, portoghese o cipriota quando sente un Martin Shulz, presidente del Parlamento Europeo, affermare a La 7 che “ Nessun paese trae un maggior profitto dall’Unione Europea della Repubblica Federale di Germania, nessun paese ha un vantaggio maggiore dall’Euro e dal mercato unico della Germania e tutti gli investimenti dell’U.E. sono a vantaggio della Germania”? E’ ovvio che un comune cittadino europeo, di cittadinanza non tedesca, si ribellerebbe anche se questa sua ribellione vorrebbe dire mandare al potere un partito di idee estremiste, populiste.

Ma chiediamoci anche se, questa scelta, questa lecita ribellione, sarebbe dannosa per una vera Europa. Da quello che afferma Schulz, l’Unione Europea, così come è stata realizzata avrebbe un nome tristemente noto, cambierebbe solo il numero cardinale: Quarto Reich. Quindi come afferma anche l’eurodeputata On. Susy De Martini che ha aderito al gruppo dei conservatori inglesi di Cameron, la soluzione migliore sarebbe uscire dall’Euro e ricostruire un’Europa. Ma che sia un’Europa vera questa volta!

Gian Giacomo William Faillace

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