A meno di due settimane dalle elezioni europee, l’istituto francese dei sondaggi TNS a reso noto i risultati di un’indagine pubblicata da RTL mercoledì. L’interesse dei francesi è sensibilmente aumentato verso le elezioni europee e questo interesse si tradurrebbe in un voto di insoddisfazione nei confronti del governo e ne beneficia il Fronte Nazionale.
Dall’indagine demoscopica il Fronte Nazionale di Marine Le Pen è dato in testa con il 23% delle intenzioni di voto, battendo così di due punti il maggior partito di destra, l’UMP di Sarkozy che si attesta al 21%. Il Partito Socialista, attualmente in carica con Hollande, perde in modo sensibile la percentuale delle preferenze scendendo al 16% delle intenzioni di voto seguito dall’EELV (8,5%) e dal Fronte de Gauche (6%). Altre piccole formazioni candidate invece non superano il 3% delle preferenze.
Il 56 % degli intervistati afferma di essere “molto” ( 20 % ) o “abbastanza” ( 36 % ) interessato a queste elezioni, il 7 % in più rispetto alla precedente rilevazione e il 41% degli intervistati si dicono certi di andare alle urne il 25 maggio.
Mentre ci avviciniamo alle elezioni, il sondaggio ci rivela che la maggioranza, il 57% degli intervistati, sono sicuri della loro scelta e una larga maggioranza, il 72 % , del campione intervistato vuole usare questa tornata elettorale “per dimostrare il malcontento nei confronti del governo”.
A far pesare il voto dei francesi sono soprattutto le questioni nazionali e oltre la metà degli elettori è ormai convinto, a ragione, che l’Unione Europea serva solo ad aggravare la situazione interna.
Spostandoci verso est, in Ucraina, o sarebbe meglio dire nella neonata Repubblica Popolare di Donetsk, l’Europa, intesa come soggetto politico, viene, anche qui, vista come un nemico. La Repubblica Popolare di Donetsk, nata alcuni giorni fa dopo il referendum popolare nell’area russofona della fantoccio Repubblica Ucraina, ha emanato un comunicato stampa in cui si dichiarano “persone non gradite” il Presidente Obama, Angela Merkel e Cathrine Ashton.
Barack Obama e Angela Merkel è fatto divieto di entrare nel territorio delle Repubblica di Donetsk poichè hanno usato la frase “lotta contro il terrorismo” per giustificare l’operazione militare di Kiev lanciata nelle città dell’est ucraino a maggioranza russofona e separatista. Il capo della diplomazia europea Catherine Ashton, invece, è stata dichiarata persona non gradita, per aver incoraggiato numerose volte il governo fantoccio di transizione di Kiev a condurre operazioni che hanno causato la morte di numerosi civili.
Gian Giacomo William Faillace