YouGov: questo istituto di ricerca e statistica britannico ai più dice poco e nulla, eppure è una delle maggiori società di indagine statistica di tutto il Pianeta, con sedi in molti paesi tra cui, ovviamente, Londra, Parigi, Stati Uniti e Dubai.
Il suo capitale sociale è, pur non essendo pubblico, in mano a vari sceicchi ed emiri della Penisola Arabica, tra i quali spunta l’emiro del Qatar, nemico giurato dei Israele e principale finanziatore sia dei Fratelli Musulmani che di Hamas.
YouGov è comunque un leader nel ramo della statistica e molti politici, partiti ed istituzioni in tutto il mondo si avvalgono della professionalità, reale o presunta che sia, di YouGov, affidandole indagini statistiche di vario genere: dalle intenzioni di voto a exit pool o più semplicemente analizzando l’indice di gradimento di un popolazione in merito a problemi di stato o l’analisi di opinione su problematiche internazionali.
Dal 2007 il presidente di YouGov è Peter Kellner, un altro nome che pare sconosciuto alla maggioranza del pubblico dei lettori non anglosassoni, eppure è stato un giornalista molto famoso in Gran Bretagna, scriveva per numerosi giornali inglesi “blasonati”, è stato consulente per alcune grandi aziende britanniche, ha collaborato con università prestigiose e nel 2011 ha ricevuto un riconoscimento speciale per i suoi successi dal Political Studies Association. Nel 2001 viene chiamato dai fondatori di YouGov ed invitato a lavorare per l’istituto di statistica e nel 2007 ne diventa, come già accenato, presidente .
Ora, voi tutti, vi starete chiedendo cosa c’entri un’istituto di ricerca con pacchetto azionario in buona parte in mano ad arabi e Peter Kellner con la politica europea votata ad essere anti-israeliana e totalmente dalla parte di Hamas. Ci arriviamo, non vi preoccupate.
Peter Kellner, classe 1946, alcuni anni fa convola a nozze con una signora inglese di umili origini, da cui ebbe due figli. La signora Kellner, dopo aver conseguito una laurea in materie economiche alla London University, inizia a lavorare per la Campagna per il disarmo nucleare, di cui fu vice-segretario fino al 1983. Ma la sua carriera non si ferma certo qui: dal 1983 al 1989 inizia a lavorare ai vari enti ed associazioni a favore di portatori di handicap e subito dopo inizia ad esplorare il mondo delle associazioni di tutela dei consumatori.
Di simpatie laburiste, la signora Kellner, viene insignita del titolo di Baronessa di Upholland nel 1999 ed entra nella Camera dei Lords dove fa una veloce carriera, ne diventa una leader, approda nel Consiglio privato di Sua Mestà e successivamente diventa sottosegretario all’Istruzione. Con l’arrivo di Gordon Brown, la sua carriera politica inzia un volo “epifanico”, lascia gi incarichi nel suol natio per approdare nei palazzi del potere dell’Unione Europea dove assume prima l’incarico di Commissario europeo per il Commercio, per circa un anno, per poi venire nominata Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e Politica della Sicurezza.
In questa nuova veste spinge la politica estera europea a totale sostegno dei terroristi di Hamas e per il riconoscimento della Palestina (prossimo passo non escluderei anche il riconoscimento all’Isola che non c’è), e manifesta un sentimento anti israeliano ed antisemita, paragonando il bambini uccisi a Tolosa nella scuola ebraica ai bambini di Gaza. Col nuovo incarico, molto prestigioso, inizia a gestire anche molto denaro e stanzia milioni di euro dei contribuenti europei a favore di due progetti, uno dei quali per il potenziamento del valico merci di Gaza, e non risparmia continue parole di condanne verso Israele.
Intanto nell’azienda del consorte, stranamente, le indagini per il Medio Oriente penalizzano Israele, mentre sembrano particolarmente benevole per le monarchie del Golfo (da notare che Israele è una democrazia, le monarchie arabe sono monarchie assolute: in Europa, l’ultimo monarca assoluto, Luigi XVI, perse la testa il 21 ottobre 1793), influenzando la politica di numerosi governi europei sul tema tanto caro all’emiro del Qatar.
Bene, avete capito chi è la Signora Kellner? La conoscete tutti col nome di Cathrin Ashton.
Per il nostro Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e Politica della Sicurezza non appare solo lo spettro di un bel conflitto di interessi ma a questo punto dovremmo, anzi dobbiamo capire, che per lei, la vita di milioni di cittadini israeliani è puro business.
Gian Giacomo William Faillace