di Daniela Buonocore
È stata approvata la deroga PAC per il recupero terreni a riposo. In Italia si parla di circa 200.000 ettari di terreni sbloccati in varie regioni. Diventano così pertanto operative le deroghe ai regolamenti comunitari sui pagamenti diretti del PAC che consentiranno agli agricoltori di utilizzare per il pascolo e la coltivazione tutti i terreni lasciati a riposo, anche quelli che sono stati dichiarati nella domanda unica del 2022, ai fini di poter creare una diversificazione colturale e della costituzione delle aree di interesse ecologico EFA. Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, si dichiara soddisfatto per i terreni riammessi nella fiera produttiva come risposta al problema attuale di autosufficienza alimentare. –“L’ Italia dovrà riavere quanto prima possibile, la stessa denominazione portata tempo fa ovvero il “granaio d’Europa”- conclude il senatore Bergesio. Secondo Copagri invece, in Italia ci sono oltre 200.000 ettari di terreno a riposo che potrebbero arrivare fino a circa un milione, considerando anche tutti i terreni incolti o abbandonati. Grande stima di ripresa economica quindi se si pensa che solo in Campania, sono stati destinati oltre 10.500 ettari di terreno da poter utilizzare per coltivare le cerealicole, il che permetterà di produrre 400.000 quintali di grano in più rispetto alla media sostenuta normalmente. Tale possibilità è stata concessa attraverso lo sblocco per le colture cerealicole, proprio per tener testa alla crisi produttiva e alimentare generata dalla guerra in Ucraina. In Lombardia i terreni sbloccati sono 11.000, 12.300 nel Veneto, 17.544 nel Piemonte e 20.000 in Emilia-Romagna. Lo sblocco, avvenuto grazie al decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, stabilisce l’operatività delle deroghe ai regolamenti comunitari sulla Politica agricola comune. Sul sito ufficiale di Coldiretti, è specificato che con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue, potrà essere garantita all’Italia una produzione aggiuntiva stimata di circa 15 milioni di quintali tra: mais, allevamenti di terreno per fare il pane e di grano duro per la pasta. L’obiettivo Campano è quello di incentivare i contratti di filiera pluriennale per poter così riprogrammare le coltivazioni, come affermato dal presidente Coldiretti Campania, Gennaro Masiello. Questo servirà a contrastare il rincaro della guerra in Ucraina, infatti si tratta di una deroga per il 2022 alle regole della Politica agricola comune, proprio per poter sopperire alla mancanza di approvvigionamento di colture cereali causate dal conflitto in Ucraina e verrà pertanto eliminato quindi l’obbligo di riposo permanente per il 5% delle superfici agricole UE.