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sabato, 23 Novembre, 2024

ESTATE E MUSICA: BINOMIO PERFETTO

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di Martina Biassoni

La musica è la colonna sonora della vita, la felice compagna instancabile fra gli alti, e la consolazione più profonda fra i bassi emotivi di ognuno di noi, e qui a La Critica abbiamo pensato di estrarre dal cappello magico (e – viene da dire – senza fondo) della discografia internazionale quella che potrebbe rappresentare la trama musicale delle vostre vacanze, l’accompagnamento fra una metro ed un tuffo in piscina o, per i più fortunati, per viaggi ed attività sportive, sensoriali e sentimentali di questa estate un po’ strana.

Per le passeggiate in campagna, ad esempio, non abbiamo trovato nulla di più perfetto di Californication dei Red Hot Chili Peppers. Un clima mite da fine estate, il vento che si fa strada fra i capelli sciolti sulle spalle, circondati dal verde e voglia di cantare a squarciagola sulle note dei Red Hot Chili Peppers consapevoli che la libertà che si prova in campagna immersi nella natura, può essere paragonata soltanto a quella che i vecchi film ci regalano quando si tratta di “dreamin’ californication”, il sogno americano, la libertà di vivere ed essere se stessi con i propri pregi e le proprie debolezze. Senza filtri. L’inizio dolce, il ritmo quasi sincopato delle strofe che si abbandonano ad un ritornello pieno di significati inespressi e di voglia di volare lontano, oltre i limiti dell’immaginazione suddividono perfettamente le fasi dell’abbandono della frenesia cittadina e l’accesso a quella dimensione quasi eterea che la campagna offre.

Ora invece catapultatevi su una caletta lontano dalle folle, un gruppo di amici che hanno voglia di fare festa intorno a voi, una chitarra, buon cibo e un piccolo falò (anche se ora sono vietati ovunque) in questo caso, se la vita fosse un film, le note in sottofondo sarebbero quelle jazz della ‘s Wanderful di George Gershwin. Questo sarebbe il momento in cui il protagonista del film si accorgerebbe di quanto la sua vita sia – in effetti – meravigliosa, nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare per raggiungere indenne quel momento. La spiaggia ha in sé la capacità di offrire spunti per riflessioni interiori completamente intoccati dalle abitudini mondane e false della vita cittadina. La spiaggia offre completamente la possibilità d’essere se stessi, senza i filtri tanto di moda ora, senza bugie o inganni. La spiaggia ha la capacità di fare capire che la vita è meravigliosa, che ogni piccola incomprensione, screzio o enorme problema può essere messo in pausa per 2 minuti e 45 secondi, giusto il tempo per ascoltare meravigliati davanti all’infinito George Gershwin.

L’estate, poi, è la stagione dei nuovi amori, del consolidamento di quelli duraturi e della voglia di stare insieme, felici e spensierati: la stagione perfetta per gli appuntamenti, quelli in cui si dialoga davanti ad un buon drink, o ad una cena in un ristorante all’aperto con vista. Nulla di meglio, in questo caso, di un classico (sotto tutti gli aspetti) come River Flows in You, Yiruma: le note leggermente sfiorate sui tasti bianchi e neri di un pianoforte a coda, un leggero stordimento in testa, tanta voglia di conoscere appieno chi si ha di fronte e di mettersi a nudo; un mix vorticoso di paure, sogni, passato e futuro che si incontrano, mescolano ed escono cambiati, meno paurosi da affrontare in due. Sogni, paure e speranze si possono confidare solo così, con slanci emotivi e timore d’aver detto troppo, voglia di ritrarsi.

Infine, come dicono gli inglesi, last but definitely not least, la vacanza caciarona, quella che si fa in compagnie enormi, in cui fiumi di cibo e alcool e poco sonno la fanno da padroni sul resto. La classica vacanza in cui ci si diverte, in cui allo stesso tempo si cresce molto e si impara la magica formula della convivenza: sopportazione, rispetto e condivisione. Si condivide tutto, dagli spazi alle esperienze, dalla voglia di non tornare mai a quella esasperata di tornare perché non si sopporta più nessuno. Le vacanze fra amici, di solito, sono così, un po’ come Dancing in the Dark di Bruce Springsteen: la voglia di ballare, di cantare a squarciagola, di divertirsi e di vivere in un attimo per sempre, questi i sentimenti delle vacanze in compagnia.

Ovviamente questi sono solo quattro piccoli spunti di situazioni estive e relativa colonna sonora, ma sentiamo che ognuna di esse possa rappresentare delle parti della vita di ognuno di noi, senza dubbio le note di sottofondo possono essere diverse, la canzone può cambiare, ma tutti prima o poi ci accorgeremo che questi sono momenti che tutti abbiamo incisi sul pentagramma della memoria.

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