di Veronica Graf
Per fuggire dal logorio della vita moderna, non c’è posto migliore di questo. Di quale luogo stiamo parlando? Dell’Eremo di Camaldoli, antico edificio fondato nel lontano 1012 da San Romualdo un monaco benedettino, poi divenuto santo.
L’Eremo di Camaldoli sorge tra le provincia di Forlì ed Arezzo, nella cosiddetta “Romagna Toscana”, immerso nel Parco delle Foreste Casentinesi.Un luogo dell’anima, che induce alla riflessione e all’introspezione: l’ambiente delle Foreste Casentinesi, è un susseguirsi di valli impervie, natura primordiale che sa suggestionare il visitatore che si avvicina in maniera rispettosa ed educata. San Romualdo scelse proprio questo luogo meraviglioso per edificare l’Eremo di Camaldoli.
Un ambiente visitabile in ogni stagione, ma che produce il meglio di sé durante il periodo autunnale, infatti nei mesi di ottobre e novembre i colori della natura riescono ad incantare il turista, immerso in un ambiente che presenta una eccezionale biodiversità.
Camminando nel bosco “delle fate”, tante sono le suggestioni e le emozioni che questa natura riesce a regalare al visitatore, oltre all’Eremo di Camaldoli spicca anche il Santuario della Verna. Luoghi che avvicinano ad una spiritualità naturale, al bisogno di staccare da una vita troppo spesso caotica e priva di una direzione profonda.
Torniamo alla storia e all’atmosfera Dell’Eremo di Camaldol: San Romualdo, su incoraggiamento del vescovo di Arezzo Tedaldo, scelse una radura chiamata Campo di Maldolo. Lì edificò le prime 5 celle e l’oratorio, portando lo stile di vita della congregazione benedettina nell’unicità di quel luogo.
Oggi l’Eremo di Camaldoli è diviso in due parti: le celle, che con il tempo sono diventate venti, di cui solo nove sono abitate, e che mantengono la caratteristica struttura a chiocciola, la cui planimetria consente di ripararsi dai freddi inverni e di affacciarsi su un orto, dal quale l’eremita riceve le vivande. Insieme alla parte dedicata ai frati benedettini vi è poi il Monastero, che apre le sue porte ai visitatori ed a coloro che cercano un momento di distacco dalle luci e dal frastuono della quotidianità.
L’Eremo di Camaldoli ha ospitato, negli anni, comuni visitatori e personalità del mondo della politica e degli affari. Una visita a questo magnifico posto non è solo un viaggio nello spirito e nella natura maestosa, ma anche un luogo di divertimento e gioia: sagre e feste, si alternano, soprattutto nel periodo estivo ed autunnale, nei numerosi weekend dedicati alla cucina ed ai sapori del territorio. Un territorio generoso e semplice, i cui frutti si possono gustare in una cucina casereccia ma dai sapori indimenticabili.