di Veronica Graf
Il fotovoltaico integrato nell’ambito dell’edilizia rappresenta una delle opzioni più interessanti per lo sviluppo capillare dell’energia solare.
Installare moduli nelle facciate o nei tetti delle abitazioni permette di risparmiare suolo, avvicinando la produzione di energia pulita al luogo del consumo. Secondo recenti studi, il potenziale cumulativo per il fotovoltaico integrato nell’UE27 è di oltre oltre 5 GW sfruttabili entro il 2030, e questa cifra considera solo le pareti degli edifici. Si chiama Building Integrated PhotoVoltaic (BIPV), una tecnologia che non rappresenta un’opportunità solo sul fronte energetico, i nuovi pannelli solari BIPV possono essere infatti combinati con altri materiali da costruzione per migliorare l’efficienza energetica e l’isolamento delle strutture, formando una sorta di seconde pelli, adattabili a tutti gli ambienti urbani.
Questi sistemi possono essere, inoltre, funzionare come sistemi fotovoltaici termici con ventilazione attiva o passiva per rimuovere il calore e raffreddare le celle (attraverso aria o acqua), aumentando ulteriormente l’efficienza. Tuttavia, ad oggi, le potenzialità sono ancora poco sfruttare.
Il motivo? Gli elementi BIPV nelle coperture o nelle facciate risultano più costosi dei materiali classici. Nella maggior parte dei casi, questa spesa aggiuntiva è più che compensata dalle entrate generate dall’energia elettrica prodotta. Un recente studio dell’Università di Stavanger, Norvegia, ha dimostrato che anche la facciata nord potrebbe essere economicamente fattibile in alcuni paesi europei, se si prendessero in considerazione tutti i vantaggi ambientali e sociali ottenibili con questi impianti.
Parte del problema sta però anche nelle conoscenze di settore. La maggior parte degli architetti e dei progettisti edili non ha molta familiarità con soluzioni multifunzionali di fotovoltaico integrato e con i prodotti oggi sul mercato.
Per aiutare il mondo progettuale (e non solo), a Bolzano l’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Researchha sviluppato e messo on line una piattaforma dedicata. Il lavoro dell’Istituto non si ferma qui. Gli esperti di Eurac Research hanno anche creato uno strumento in grado di facilitare la progettazione di impianti fotovoltaici integrati. Si tratta di un un software di ottimizzazione in grado di prendere in considerazione elementi fondamentali come condizioni climatiche locali, ombreggiamento, costo dell’energia elettrica e delle tecnologie da impiegare. Il programma mira a facilitare il lavoro del progettista suggerendo quale configurazione e dimensione del sistema BIPV sia la più conveniente sulla base dei propri obiettivi.