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sabato, 16 Novembre, 2024

ECONOMIA ALLO SBANDO: NE PARLIAMO CON GLI ON. BORGHI E ZENNARO

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di Giorgia Scataggia

La pandemia che sta colpendo il mondo intero ha causato, in Italia, un ulteriore passo verso il baratro della crisi economica. In realtà, il Covid-19 ha soltanto evidenziato le lacune che già da tempo affliggono il Bel Paese. Ne abbiamo parlato, in diretta su Radio Critical Break, condotta da Antonio Corcione, con gli On. Claudio Borghi (Lega) e Antonio Zennaro (Gruppo Misto), i quali si sono confrontati, in un interessante scambio di opinioni, con l’imprenditore ed editore de LaCritica Massimiliano Buonocore, il Vice Responsabile Nazionale Dipartimento Imprese e Mondi Produttivi Lino Ricchiuti ed Angelo Gardella, membro del direttivo dell’Associazione Partite Iva Insieme per Cambiare.

UN GOVERNO INCAPACE DI ASCOLTARE I BISOGNI DELLE IMPRESE

Il primo a prendere la parola è stato Massimiliano Buonocore: “La realtà odierna è caratterizzata da un’enorme crisi di liquidità. Il Governo pensa di risolvere il problema dando 1000 euro ad un ristoratore, mantenendo però inalterate le tasse. Tasse che, già in origine, rappresentavano un grosso problema per le partite iva. Mi chiedo, dunque, quali siano le soluzioni che la Lega intende adottare per aiutare le aziende ad uscire da questo marasma”.

Celere ed esauriente la risposta dell’On. Borghi: “Purtroppo il rischio di fallimento, per molte imprese, è alto. L’unica strada per tenere in vita l’economia nel corso del lockdown è quella dell’indennizzo globale. Se lo Stato impone una chiusura forzata delle attività, deve fornire una reintegrazione sufficiente per poter sopravvivere.  Bisogna compensare gli imprenditori di quello che non hanno potuto guadagnare. Noi della Lega, sin dal principio, abbiamo chiesto di intervenire con cifre molto più alte rispetto a quelle inizialmente elargite. Ci è stato risposto che non c’erano soldi. Alla fine, però, la cifra da stanziare da noi richiesta è arrivata. Se fosse stata messa a disposizione prima, avremmo potuto garantire alle imprese una maggiore serenità. Chi aveva fatto investimenti importanti si è ritrovato travolto ed ora rischia di chiudere. Noi proponiamo che i contributi divengano a fondo perduto, così da scongiurare il pericolo che alcune aziende possano chiudere per evitare di restituirlo. Anziché spendere 120 miliardi per monopattini e cose simili, sarebbe bastato utilizzarne 20 per l’azzeramento delle aliquote più basse, in modo tale da portare l’iva a zero su prodotti di prima necessità ed abbassare di qualche punto le aliquote più alte”.

All’intervento dell’Onorevole si è allacciato Lino Ricchiuti: “Noi di Fratelli d’Italia siamo stati accusati di mancata collaborazione, nonostante gli scostamenti di bilancio sin’ora fatti siano stati eseguiti anche grazie al voto favorevole dell’opposizione. Sin dal primo scostamento, abbiamo proposto emendamenti volti a tranquillizzare le piccole imprese. Questo Governo non ha la giusta mentalità per pensare alle aziende. In quasi 2000 emendamenti presentati, frutto degli incontri con le categorie produttive con le quali ogni giorno ci rapportiamo, non ne è stato approvato nemmeno uno. La voglia di ascoltare l’opposizione non esiste. Ma non è tutto. Nella bozza della legge di bilancio, all’art. 200, è stata eliminata l’imposta per il Money Transfer. Questo significa che chi trasferirá soldi all’estero potrà farlo senza pagare un centesimo, mentre in Italia continuiamo a penalizzare i nostri cittadini. Abbiamo anche proposto di imporre un deposito cauzionale di 30.000 euro a quegli extracomunitari che intendono aprire un’attività in Italia, da scalare successivamente dalle tasse. Nemmeno quest’idea è stata presa in considerazione”.

Interessante anche il quesito posto da Angelo Gardella:” Vorrei fare una domanda agli Onorevoli presenti in trasmissione. Mi chiedo cosa succederà, a livello economico, nei prossimi mesi. Mi chiedo anche se il prossimo anno si andrà a votare, oppure se il Governo riuscirà ad arrivare a fine mandato”.

La risposta di Borghi, condita da una sottile ironia: “Dal prossimo anno ci verrà recapitato, da parte della propaganda di Governo, una cifra in “forte recupero”. Perché, ovviamente, se si arriva a zero, tutto ciò che sta sopra lo zero è un recupero. Ma se parto da 10 e scendo del 90%, mi ritrovo ad 1. Se, a quel punto, salgo del 100%, non torno a 10, ma salgo a 2. Occorre mettere in circolo molto più denaro, monetizzandolo con l’intervento della Banca Centrale. Tutte le tasse rimandate dovrebbero essere cancellate e non richieste di colpo, poiché questo causerebbe inevitabilmente grandi fallimenti. Speriamo di poter arrivare velocemente alle elezioni, in modo che sia il popolo italiano a scegliere”.

In conclusione, l’intervento dell’On. Zennaro: “Il Governo non ha idea di come funzioni un’azienda e di tutta la burocrazia opprimente che si è costretti a sopportare. Hanno scelto di tutelare specifiche categorie di elettori, a danno di tutte le altre. Dei 100 miliardi di euro che sarebbero dovuti essere utilizzati per le imprese e per la Sanità, soltanto 4 sono stati effettivamente dedicati al potenziamento del SSN. Grazie ad un sistema mediatico di un certo tipo, non si è fatta luce su questo spreco di denaro. Non mi aspetto quasi nulla da questo Governo nei confronti delle imprese. Occorre organizzare un nuovo modello economico. In questo momento, tutte le aziende registrano un calo del fatturato, chi più chi meno. Nel 2021 ci sarà il rientro dei fidi da parte delle banche ed a quel punto ci troveremo davanti al disastro. Serve un potente intervento pubblico sul sistema, che non faccia però gli interessi dei sindacati. Sono molto preoccupato, poiché la situazione è decisamente più grave rispetto a quella presentata dai media. Avremo migliaia di disoccupati e molte piccole imprese chiuderanno, favorendo così le multinazionali. Non so come ne verremo fuori”.

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