Secondo l’ultimo rapporto curato da A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Fondazione I.F.E.L. (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) pubblicato da Centro Documentazione e Studi Comuni Italiani i dipendenti comunali in Italia, al netto dei dirigenti e dei segretari comunali, oltre che dei direttori generali, sono 424.414, quindi con una media di 7,12 per 1.000 abitanti o, se vogliamo, ca. un dipendente per 140 abitanti. Il costo complessivo è di € 16.356.727.428.
Sul territorio questo personale non è distribuito uniformemente, né il guadagno medio è uguale per tutti. In termini assoluti, il maggior numero di dipendenti sono da ascriversi ai Comuni della Regione Lombardia, ma, a causa del numero degli abitanti qui residenti, il rapporto è di quasi 159 abitanti per ogni dipendente pubblico, quindi sotto la media.
La maglia nera in questo rapporto dipendenti/abitanti, va alle Regioni autonome. La peggiore risulta essere la Val d’Aosta che ha un dipendente Comunale per poco più di uno ogni 86 abitanti, seguita dalla Sicilia (94), dove, a fronte di un quarto in meno di Comuni (389), rispetto alla Lombardia, il personale è inferiore di solo un decimo rispetto a quella. Segue poi il Trentino Alto-Adige (104,49) e, prima tra le Regioni non a statuto speciale, troviamo la Liguria (113,12) e poi il Friuli Venezia-Giulia (113,50). Tra le più “virtuose”, abbiamo la Puglia (222,71), il Veneto (174,21) e il Molise (163,13).
Dal 2007 si registra una diminuzione complessiva dei dipendenti Comunali, passati da 479.233 agli attuali 424.414, forse per effetto della diminuzione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali. A ciò vanno aggiunti, per i 8.029 Comuni censiti, 4.878 dirigenti e 3.475 segretari comunali.
Il costo minore medio per dipendente è in Calabria (€/anno 28.291), mentre il più costoso è in Trentino Alto-Adige (€/anno 44.497). Una notevole differenza! In Lombardia, per riferirci alla nostra Regione, siamo a €/anno 39.409 e con l’esborso in termini assoluti più alto tra tutte le Regioni, pari a € 2.461.347.186.
Come tutte le statistiche di questo genere, questa è di carattere quantitativo e non qualitativo e quindi comprendere se effettivamente tutti questi dipendenti siano necessari o ci siano delle inefficienze, è difficile da dire. Osserviamo che ci sia in Italia un dipendente pubblico ogni 17,24 abitanti, secondo una ricerca Eurispes – U.I.L. e pesano sulle casse Statali per un 11,1% del P.I.L. . Negli Stati Uniti, però. ci risulta un rapporto 1:200, vicino a quanto accade in Puglia ed in Veneto.
Emerge, dunque, che statisticamente i Comuni siano più virtuosi dello Stato; ciò non toglie che, come nel caso dei famosi costi standard, dove si dovrebbero adottare in tutte le Regioni i costi più bassi per un certo prodotto/servizio presenti nella Regione più virtuosa, questi numeri siano poi quelli ottimali. Soprattutto, con il nostro debito che aumenta sempre più, pensiamo che il raffronto con l’Europa sia fuorviante e che invece, per cercare di invertire la tendenza, sarebbe necessario uscire dai soliti schemi e raffrontarsi, sia localmente che a livello centrale, con Paesi come gli Stati Uniti. In fin dei conti, ci pare che questi funzionino senza eccessivi problemi. Per governare con successo l’Italia, crediamo, sarebbe utile adottare sempre l’approccio di Steve Jobs: pensare differentemente. I nostri politici son ben lontani da da ciò.
Fabio Ronchi