Siamo sempre là, in una democrazia chi può votare ha l’insopprimibile e costante tentazione di derubare chi non può farlo. Lo abbiamo visto nella triste vicenda dell’Apartheid. Lo abbiamo visto con le lotte per il suffragio universale. Lo vediamo oggi sulla questione del rapporto deficit/Pil. Perchè? Perchè fare deficit per crescere significa pagarsi la cena con i soldi dei nostri figli. Peggio, significa prostituire intere generazioni per pagare servizi di cui non hanno mai goduto. Dovremmo saperlo bene. Dovremmo sentirlo sulla nostra pelle visto che lo stiamo vivendo ora. Invece guardiamo con risentimento chi ci impedisce di rompere il salvadanaio dei nostri figli. Accusiamo la Germania di renderci schiavi solo perchè ci impedisce di fare i cialtroni.
Qualche balordo, purtroppo promosso a Ministro, invoca la crescita fondata sul debito come Panacea. La cosa sarebbe comica se non fosse tragica. Ed è tragica: la crescita, quella crescita, non paga gli arretrati. Perchè vive di carta su carta, di debito in debito, di dissipazione in dissipazione e conosce un arresto quando, lanciata nella notte del futuro a tutta velocità, ubriaca di moneta, si schianta contro la grande quercia della realtà. Su quella quercia abbiamo diverse date, 1929, 1978, 2001, 2008. Nessuno le legge mai, e quelli che lo fanno hanno occhi beoti di mistici cospiratori, attenti a scoprire segni nelle stelle invece di fare l’alcool test al guidatore della macchina. Come se lo schianto fosse colpa del destino cinico e baro.
La colpa è della gente come Hollande e Padoan che spendono il futuro dei figli per ubriacarsi di potere, onori e stato sociale. E’ colpa dell’Oste, chiamato Popolo, che continua a versare consenso e fare credito ad una nazione già ubriaca. E poi si sorprendono tutti. Tutti complici, tutti ignari delle cause. Tutti a dare la colpa a Frau Merkel. Lei che sola si rifiuta di far guidare le Nazioni Ubriache e a cedere ai consigli interessati dei Popoli che vogliono i clienti felici. Anche se morti, anche se in bancarotta. Basta che comprino un ultimo boccale. E al Diavolo la culona che gli toglie il portafoglio alla soglia del coma etilico. Una nazione che non beve affama il Popolo, dicono i beoti che frequentano l’osteria. E lo dicono anche i ladri, le puttane e i ruffiani che affollano l’osteria, pronti ad approfittare dell’ebrezza e delle scarse difese della Nazione.
Per questo io sto con la Merkel. Per questo nessun politico sta dalla sua parte. loro o son deboli o sono stupidi. O, peggio, sono complici.
Luca Rampazzo
