Premessa numero 1: cos’è il denaro? E’ un mezzo di scambio. Non una merce. E’ un mezzo di scambio, che ha soppiantato il baratto perché è più comodo e sicuro. Ma in sé e per sé non vale nulla.
Premessa numero 2: nella storia tutti i balzi in avanti dell’economia si sono avuti con il supporto del risparmio. Al contrario, tutti i più grandi disastri si sono avuti con lo spreco, lo scialo e la promessa di grossi arricchimenti in brevi periodi. Per questo i buoni padri di famiglia accumulano e i truffatori spingono ad investimenti avventati.
Un fantasma si aggira per l’Europa: è la deflazione. Questo grande incubo assume contorni grotteschi, porta fame e carestia, pestilenza e invecchiamento precoce. Si sussurra che possa far diventare ciechi e calvi. E’ il grande nemico. Di solito, però, la propaganda che qualcuno chiama ancora “informazione” si dimentica di spiegare esattamente cosa sia.
La deflazione è la diminuzione generalizzata dei prezzi. Detta così non fa così tanta paura, eh? Deflazione vuol dire che se ieri con cento euro riempivate un carrello della spesa, ora ne riempite un carrello ed un sacchetto. Se ieri vi servivano dieci anni per comprare una casa, oggi ve ne servono nove e mezzo. Diminuiscono persino le tasse! Potreste metterci un giorno in meno all’anno a pagarle! Ma attenzione, questo effetto non è una tantum, è progressivo, perché la gente ci prende gusto e risparmia. Sì, finalmente anche il risparmio diventa attraente, perché le Banche si litigano i vostri soldi. Essendocene pochi in giro, gli interessi salgono, perché c’è concorrenza per averli.
Ovviamente ci sono dei lati negativi: i prestiti costano di più e diminuiscono i salari, per contenere i prezzi. Questo causa disoccupazione (soprattutto se qualche genio ha deciso che tu un determinato lavoro lo puoi legalmente fare solo con un certo salario) e una spirale, che porta ad ulteriori diminuzione dei prezzi. Sembrerebbe una catena di inesorabile distruzione. Ma sarà davvero così?
Ovviamente no. Questo perché, per quanto possa essere avido, prima o poi io di quei soldi in banca non saprò più cosa farmene. E’ solo buon senso: il buon padre di famiglia accumula, ma non lo fa ciecamente. Ha uno scopo: il benessere della propria famiglia. Per cui quando avrà una solida base andrà in vacanza, comprerà la macchina, iscriverà i figli all’Università. Nella storia nessun paese è mai morto di deflazione. Provate invece a chiedere ad Argentini e Venezuelani quanto sia divertente un’inflazione a due cifre.
Dove sta il trucco? Avete letto sopra cosa succede alle TASSE in deflazione? Scendono. Scendono progressivamente e scendono soprattutto per i dipendenti e i piccoli imprenditori. Tutta gente che potrebbe i strane idee se dovesse cominciare ad essere libera. Potrebbe, per esempio, rendersi conto che da soli si vive meglio che con un socio occulto e ladro di nome Stato. Questo è da evitare con tutte le proprie forze. Allora lo Stato, premuroso come sempre, ti regala la droga. Il denaro facile. La possibilità di arricchirti non tra qualche anno, con il sudore della tua fronte. No. Qui, ora. Basta la telefonata giusta e il banchiere compiacente.
Ecco perché la deflazione fa paura. A loro. Il vero dramma è sentire politici come Salvini invocarla. Se qualcuno di voi ci interagisce, magari nei social, glielo dica:
Salvini di’ no alla droga monetaria e sì alla vita libera e vera. Di’ no all’inflazione e sì alla deflazione!
Luca Rampazzo