Daniela Bruscino è counselor gestaltico integrato, agevolatrice dei processi di cambiamento attraverso tecniche di ascolto attivo, integrate con strumenti di approccio corporeo che facilitano notevolmente la crescita e l’evoluzione personale.
Vuole darci un quadro complessivo del suo mestiere di counselor professionista ad indirizzo gestaltico integrato?
<< Inizierei subito col dire che, nel 2011, ho capito che dovevo guardarmi dentro e, così ho scelto di fare il consuler. I primi seminari mi hanno fatto sentire immediatamente accolta e rilassata, diversamente da ciò che accadeva con gli studi di psicologia e psicoterapia, con i counselors sono invece rifiorita e ho capito che si può sempre cambiare, non è mai troppo tardi.>>
Qual è secondo lei il punto di forza che le permette di interfacciarsi empaticamente con persone di ogni fascia di età?
<<Giovani e adulti ritrovano, attraverso la mia consulenza, adottano un senso di accettazione e calma, trovano il modo di relazionarsi, anche empaticamente, con se stessi e con gli altri. Questo diventa quindi uno stile di vita che quello che ho adottato anche io. Suppongo che proprio questo ci faccia entrare in empatia. >>
Questa stessa empatia è riscontrabile anche tra i corsisti delle guardie zoofile dell’Associazione FareAmbiente. Che ricordi porta con sé di quella serata?
<< Tematiche nobili e meritevoli trattate dall’Associazione, ma ciò che più mi è rimasto impresso, è la bellezza del mettersi in gioco e di condividere sentimenti e stati d’animo che hanno arricchito il mio modo di essere. I corsisti sono stati tanto autentici da farmi emozionare, anche all’interno di una fredda aula magna. Così come dico sempre: “non conta il setting, ma la relazione” e il calore di quella serata ci ha attraversato tutti. >>
Calore che lei sicuramente trasmetterà anche ai giovani calciatori esordienti, che spesso scivolano dal sano spirito competitivo all’accanimento, incentivato anche dai genitori e che diventa per loro fonte di ansia e frustrazione. In qualità di “addetta alla tutela dei minori” come gestisce queste situazioni?
<< Spesso i genitori osservano da bordo campo i ragazzi portandosi dietro le loro frustrazioni ed insoddisfazioni, ma i ragazzi nascono senza infrastrutture, ed è compito nostro trasferire a loro i giusti principi e valori. Famiglia, scuola e associazione calcistica, devono essere concepite come la triangolazione che coopera per il loro bene. >>
Un bene a cui lei auspica anche attraverso il lavoro svolta dall’associazione “Angeli in volo” per la quale è Presidente della Promozione Sociale. Ci dice qualcosa in merito?
<< Certo. L’associazione Angeli in volo nasce nel 2019 come forma associativa sul territorio di San Prisco, attraverso le mie modalità di relazionarmi con gli altri, attraverso quello che io ritengo essere un ventaglio di possibilità da arricchire di continuo. Pertanto baso tutto sul potere della risata, che inserisco anche nello yoga e nella ginnastica. Ho così dato vita allo yoga nidra e la palestra della risata. Il benessere parte dalla gioia. “Felici sempre, a prescindere dagli eventi”, questo è il mio motto. >>
Ringraziandola per la sua disponibilità, prima di salutarla, vorremmo chiederle un’ultima cosa: ha un consiglio da dare alle donne che, come lei, cercano di far combaciare lavoro e famiglia, anche se spesso questa sembra una meta irraggiungibile?
<< La combinazione lavoro-famiglia necessita inevitabilmente di rinunce. Il contrasto tra cuore-desiderio e mente-realtà è perenne, ma bisogna restare allineati ai propri desideri, con la consapevolezza che non si può essere perfetti, ma sufficientemente adeguati, sia nel lavoro che in famiglia, senza fare grandi rinunce, portando avanti ciò che più ci rappresenta. Bisogna sempre spingersi oltre, anche ricreando quello che è un gioco di squadra con la famiglia. Ognuno ha il suo compito, poiché i sogni non hanno età. >>
di Daniela Buonocore