di Stefano Sannino
Siamo spesso abituati a pensare all’alfabeto come ad un semplice strumento impiegato nel parlato e nello scritto, utile ad esprimere i concetti necessari alla comunicazione, ignorando tuttavia l’importanza teologica che esso possiede in molte lingue diverse dalla nostra. Là dove infatti esso è per noi niente di più che uno strumento imparato durante l’infanzia, per il popolo ebraico l’alfabeto è il fondamento di tutte le teologie e le filosofie, in quanto ciascuna delle lettere non soltanto simbolicamente rappresenta un significato, ma è anche stata impiegata da Dio durante la creazione. Quando ci si avvicina all’alfabeto ebraico, bisogna quindi abbandonare il metodo d’interpretazione occidentale e cercare invece di adottare il metodo semitico, che ci consentirà di scoprire una bellezza inaudita ed inedita a noi uomini moderni, di questo sistema di scrittura.
In un mondo sempre più propenso alla perdita di significato ed alla superficialità, dove non si guarda più alla reale funzione ed al simbolismo delle cose, la lingua ebraica costituisce un’eccezione speciale.
Un’eccezione che ci insegna a guardare oltre ed a apprezzare il significato nascosto dietro allo strumento più “semplice” di cui disponiamo. L’ebraismo, in generale, ci insegna a guardare oltre l’apparenza, a ricercare non solo la profondità delle cose, ma anche la loro propria verità, dibattendone e discutendone. Ecco perché l’alfabeto è tanto importante: perché oltre ad essere un mezzo impiegato da Dio per la creazione, è anche lo strumento impiegato dall’uomo per discutere di questa stessa creazione e per ricercarne le verità immutabili. L’uomo occidentale, davvero poco abituato a vedere una disputa dialettica come un’occasione di crescita e di confronto, ma avvezzo invece a considerarla un’opportunità per prevaricare le opinioni altrui, potrebbe quindi trovare nell’alfabeto ebraico e, più in generale, in tutta la filosofia che gli ruota intorno un essenziale punto di svolto per la propria crescita e per il miglioramento del proprio modo di rapportarsi al mondo.