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domenica, 22 Dicembre, 2024

DALLA ILLEGALITÀ’ DEI CAMPI ROM, alla legalità dei "Rom Village"

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IL Movimento delle Periferie è sempre stato sensibile al problema del degrado nelle periferie e al problema della presenza dei Rom e Sinti, in campi provvisori e abusivi. Del resto, queste persone si sono sempre collocate alle periferie o in zone industriali delle Città sia in Italia che in Europa, provocando ansia e tensioni nella popolazione residente in zona, richiedendo l’immediato sgombero e allontanamento per evitare furti e illegalità.

E corretto precisare che si parla di circa 170 mila persone, attualmente presenti sul territorio italiano,uomini donne e bambini suddivisi in Rom, Sinti e camminanti, la metà dei quali sono italiani. Insediati nel nostro Paese dal 1400 conosciuti meglio come“zingari” da sempre sono stati discriminati, ripudiati e persino perseguitati. L’integrazione delle minoranze linguistiche rom e sinte costituisce una delle principali sfide che il nostro paese e l’Unione Europea si trovano ad affrontare nel prossimo futuro. Superare la condizione di grave emarginazione integrandoli nel tessuto sociale, è un dovere previsto nella nostra Costituzione, ma non di facile soluzione e lo dimostra il fatto che nel 2014 il problema non è ancora stato risolto.

Ciò premesso, ci troviamo ad affrontare questo problema in quanto queste persone, vivono spesso per loro scelta o dicono loro per costrizione di illegalità. Purtroppo pochi sono i Sinti, che hanno scelto di mandare a scuola i propri figli di crearsi un lavoro regolare, di pagare i servizi o le tasse come pagano tutti gli italiani.

Non ci sono stati schieramenti politici di centro, di sinistra o di destra che abbiano trovato una soluzione riconoscendo questa minoranza, prevedendo la loro integrazione nella società, risolvendo la loro marginalizzazione sociale ed economica, senza punire i propri cittadini, utilizzando le tasse versate dagli stessi. Alcuni Sindaci si sono offerti d’ integrarli con l’assegnazione di alloggi o con la creazione di Campi Rom a spese dei cittadini, che poi sono diventate purtroppo vere discariche a cielo aperto e covi di delinquenza, vanificando ogni sforzo intrapreso e lapidando le risorse dei propri cittadini. Ecco perché suggeriamo alla comunità Rom-Sinti , di far nascere i loro campeggi denominati “Rom Village” senza alcun costo per noi cittadini.

Ci chiediamo: spetta a loro cambiare vita? O spetta alla politica? La soluzione del Movimento delle Periferie è quella di creare il ROM VILLAGE, un campeggio vero e proprio con tutte le strutture e regole di un campeggio regolamentare. Non sarà necessario fare nuove leggi, non sarà necessario creare nuove norme comunali, basterà che gli stessi si attengano a quanto previsto dalle norme specifiche di un normale campeggio. Tale campeggio sarà gestito dalla loro Società di Rom, regolarmente costituita, con iscrizione alla Camera di Commercio, con regolare licenza e a totale spesa della Società stessa neo- costituita.

Il Comune ospitante e noi lo suggeriamo, se lo riterrà opportuno cederà alla Società Rom un terreno in comodato d’uso gratuito o per 99 anni, quale riconoscimento per la costruzione della legalità. La Società Rom, si impegnerà di conseguenza a realizzare il ROM VILLAGE, presentando un regolare progetto nel Comune di appartenenza con l’obbligo della realizzazione nei tempi necessari e concordati. La corrente elettrica, oggi a carico dei cittadini attraverso collegamenti abusivi, dovrà essere attinta da una centrale a pannelli solari, rendendo autonoma tutta la struttura e lo stesso avverrà per gli allacciamenti dell’ acqua e il collegamento alla rete fognaria,il tutto sarà a carico esclusivo del Rom Village, come del resto lo è per qualsiasi campeggio. All’interno dovrà esserci anche un minimarket gestito da loro, docce calde a gettoni, selfservice, parcheggio per auto, roulotte e camper con l’ obbligo di registrazione degli ospiti. Ribadiamo, esattamente come un qualsiasi campeggio italiano o europeo. Suggeriamo, Mini aula per la scuola obbligatoria per la primaria alfabetizzazione, con esami finali legalmente riconosciuti, come una semplice scuola privata. Suggeriamo, Mini Chiesa per la messa domenicale che verrà tenuta dal Parroco della zona. Suggeriamo, piccoli negozi artigianali e servizi di lavanderia-tintoria, stireria, sartoria.

Obbligo invece, anche per loro della raccolta differenziata, siamo convinti che cosi, non si porteranno più a casa loro, i rifiuti anche se pagati con mance per smaltirli, da parte di qualche delinquente. Potranno realizzare opere artigianali con vendita al pubblico. Far conoscere la loro storia di popolo nomade e far cadere finalmente tutti i pregiudizi nei loro confronti. Se ogni Regione dovesse aderire a uno o più “Rom Village” questa etnia troverebbe finalmente pace ed integrazione reale non solo in Italia, ma in tutta Europa.

Ci farebbe piacere conoscere il pensiero del nostro progetto da parte degli Onorevoli: Matteo Salvini, Matteo Renzi, Angelino Alfano, Giovanni Toti, Beppe Grillo ovviamente senza far diventare il “Rom Village” un 5 stelle. Ma soprattutto ci farebbe piacere sapere, cosa ne pensa la Signora Dijana Pavlovic oggi portavoce della “Federazione Rom e Sinti Insieme”, presente spesso in tutte le televisioni e rappresentante di tutte le Associazioni Rom presenti sul territorio italiano. ANCHE LORO COME RECITA IL NOSTRO SLOGAN NON SARANNO PIÙ ” CITTADINI DI SERIE B”

Diamogli questa unica, reale e vera opportunità, per un vivere civile e di pace.

Angelo Claudio Ottaviani – MDP

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