“Il referendum in Crimea è illegale e il suo risultato non verrà riconosciuto”. Questa la posizione dell’Europa, confermata in una nota congiunta dal presidente, Herman Van Rompuy, e dal presidente della Commissione Ue, José Barroso. Contro il referendum anche gli Usa. Il segretario di Stato, John Kerry, ha chiamato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, per ribadirgli che Washington non ne riconoscerà il risultato.
Soldati e mezzi blindati ucraini si stanno muovendo verso i confini con la Russia. Lo sostiene l’agenzia di stampa ufficiale russa Itar-Tass citando la tv ucraina “24”. Secondo l’agenzia filo-Cremlino, il treno in questione sarebbe arrivato sabato a Kondrashevskaia Novaia, a 10 chilometri da Lugansk (nell’Est dell’Ucraina) e ci sarebbero stati tafferugli con degli abitanti del posto contrari al nuovo governo di Kiev.
L’affluenza sfonda la soglia di un milione di elettori, pari al 64%, nel referendum che sta svolgendosi in Crimea per l’adesione alla Federazione Russa. Lo annuncia la Commissione elettorale a meno di tre ore dalla chiusura dei seggi. Intanto centinaia di persone, a Sebastopoli, si stanno radunando in piazza Nahimov in attesa di celebrare la vittoria del sì all’adesione alla Federazione russa.
Durante la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha condannato l’intervento di sabato delle truppe di Mosca nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ovvero al di fuori dei confini della Crimea. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della cancelleria in un comunicato.
La Critica