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Crabyon: il nuovissimo tessuto ottenuto dal guscio dei granchi

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di Mattea Bonica

La moda green è sempre in continua evoluzione con i suoi innovativi tessuti ottenuti spesso da materie prime naturali o addirittura riciclate. Una delle ultime novità su questo fronte è una fibra ottenuta utilizzando il guscio del granchio. Si chiama Crabyon, ed è un mix di viscosa e chitosano. La prima è una fibra derivante dal legno, mentre il chitosano è un polisaccaride derivato dalla chitina, una sostanza che è presente in grande quantità nei gusci dei crostacei, specialmente quelli dei granchi. Il Crabyon è il prodotto della frantumazione dei gusci provenienti dall’industria alimentare: una volta schiacciati i gusci, vengono uniti alle fibre naturali, senza l’uso di solventi. Questo procedimento viene utilizzato per avere un tessuto naturale e antibatterico. Ma non è l’unica proprietà di questa fibra: il crabyon è anche antimicrobico, emostatico, biodegradabile, anallergico e ovviamente ecologico. Tutte queste proprietà non svaniscono nemmeno dopo una serie di lavaggi. E’ un tessuto che viene utilizzato anche nel campo medico sanitario e farmacologico: la sua compatibilità con la pelle umana è stata testata scientificamente ed è utile soprattutto per le pelli sensibili e deboli in quanto questa fibra aiuta a prevenire disidratazione ed è capace di assorbire l’umidità. Proprio per queste sue peculiarità, il Crabyon è utilizzato per la cura di dermatiti ed è un utile antiemorragico.
Ma il Crabyon in realtà è una scoperta giapponese che già nel 1997 vinse un premio da parte del Consiglio di Promozione del Riciclo. Molte aziende alla ricerca di materiali tessili green, si stanno stanno adoperando per iniziare una produzione di capi con questa fibra innovativa, i costi sono ancora abbastanza alti ma il tessuto ha veramente molti vantaggi, per la persona che lo indossa e per l’ambiente.