di Rosangela Cesareo, Responsabile Relazioni Istituzionali Aidr
Alla imponente emergenza sanitaria del coronavirus la Cina risponde con la tecnologia: app, droni, robot, intelligenza artificiale e sensori per fronteggiare e contenere i contagi dell’epidemia, la più grave dal 1949.
Innanzitutto l’uso delle APP per configurare le aree a rischio, che consentono di individuare subito i luoghi dei contagi per evitarli.
Poi l’utilizzo dei DRONI per disseminare disinfettante sui territori, evitando così possibili infezioni sul lavoro.
E ancora i ROBOT-TERMOMETRO, per la scansione termica che, sfruttando una tecnologia di sensori che si fonda sui raggi ultravioletti sono capaci di verificare la temperatura corporea.
Grazie poi all’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE, in tema di riconoscimento facciale, tramite un particolare programma si è in grado di sapere chi non usa le mascherine soprattutto nei luoghi di lavoro.
È stato attuato, inoltre, un QR per ogni cittadino cinese, ossia un “codice a risposta rapida” che permette di verificare gli spostamenti di ogni persona e decidere se è necessaria o meno la quarantena.
Ci troviamo, quindi, difronte ad un ecosistema digitale di eccellenza.