L’ennesimo caso di malasanità. Ciò che preoccupa è che questa volta non riguarda aspetti burocratici o amministrativi, ma bensì igienico-sanitari.
Sono infatti 992 i controlli effettuati in tutta Italia su più ospedali; tra questi, 340 hanno presentato delle irregolarità gravi, tanto che i Nas hanno deciso di chiudere completamente 7 ospedali, perfino per ritrovamenti di escrementi di topi e blatte vive e morte.
Il comando dei carabinieri per la tutela della salute, insieme al ministero della salute, ha emanato un controllo a tappeto nelle mense situate all’interno di varie strutture ospedaliere e sanitarie, sia pubbliche che private e, su 992 luoghi analizzati, 340 sono risultati irregolari, con più di 431 infrazioni penali e amministrative, paragonabili al 34% dellr strutture sottoposte a controlli, per un totale di 230.000 € di sanzioni. A questi sono seguiti il sequestro e la sospensione delle attività di sette cucine situate all’interno delle mense ospedaliere e delle strutture sanitarie.
Oltre a questo, in più strutture osservate, vi era la presenza di escrementi di roditori, muffe, insetti e umidità.
È proprio il caso di dire che la nostra sanità ha bisogno di una vera e propria ristrutturazione, non solo sotto l’aspetto organico e amministrativo, ma soprattutto sotto l’aspetto che tutela e salvaguarda la sicurezza e la pulizia nei quali sono costretti a vivere i pazienti durante il loro periodo di degenza e gli stessi operatori sanitari e i dottori che vi lavorano all’interno quotidianamente.
di Daniela Buonocore