La guerra al terrorismo condotta da Israele contro Hamas, sta mettendo a nudo il vero volto del pacifismo mondiale, quel pacifismo che andrebbe chiamato col suo vero nome: ipocrisia antisemita.
Mentre a Roma personaggi legati ad ambienti neonazisti hanno tappezzato la città con manifesti in cui si insultava Anna Frank, nel resto del mondo i difensori dei diritti umani (o solo dei diritti di Hamas) hanno preferito stare in poltrona, dimenticandosi, volutamente, dei 1.700 civili morti nell’ultima settimana in Siria.
Si sono dimenticati delle due giovani donne lapidate, nel Califfato dell’ISIS, poiché accusate di adulterio, e chissà, forse hanno anche fatto finta di non vedere gli ultimi due attentati portati a termine dai terroristi islamici di Boko Haram in Nigeria ed il bombardamento di obbiettivi civili nell’area filo-russa ucraina da parte del governo fantoccio di Kiev.
Intanto in Israele la guerra al terrorismo continua tra azioni difensive e “cessate il fuoco” puntualmente non rispettati da Hamas e Jihad islamica, l’esercito israeliano continua la sua caccia ai tunnel usati dai terroristi sia come depositi di armi sia per entrare in territorio israeliano per colpire inermi civili.
Non ultimo il tunnel distrutto ieri pomeriggio, e costato la vita a cinque soldati dell’IDF, che i terroristi di Hamas avevano costruito per attaccare un kibbutz in territorio israeliano. I soldati, accortisi di alcuni movimenti sospetti, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco uccidendo i cinque terroristi.
Nel frattempo, mentre le sirene suonavano a Nord di Israele a causa di alcuni sporadici lanci dal Libano del sud, anche Hezbollah ha voglia di partecipare, Hamas riprendeva il lancio di razzi contro le aree meridionali di Israele, colpendo però il cortile dell’ Al-Shifa Hospital di Gaza e un ‘altro un campo profughi di Al-Shati e non si hanno notizie sul numero delle vittime palestinesi causate, per l’ennesima volta, dagli uomini di Hamas.
Parlando oggi con un mio caro amico che mi ha inviato delle foto in merito ai manifesti nazislamici di Roma, questi mi poneva delle domande, quesiti che tanti, tutti i reali sostenitori della libertà e dei diritti umani, senza ipocrisia, pongono esigendo delle risposte:
Quando si comincerà finalmente a parlare della responsabilità dell’occidente, USA in testa, nel conflitto palestinese? Chi ha continuamente fatto pressioni sulla fine di embarghi, controlli, muri e compagnia cantante? Chi ha finanziato a pioggia Hamas & C. senza neanche effettuare un controllo su ciò che stavano effettivamente facendo con questi soldi? Chi ha legittimato, coccolato, finanziato, appoggiato politicamente, sostenuto attraverso onlus, ong e società che fanno dell’aiuto umanitario un business con cifre da capogiro questi terroristi? Come hanno potuto in pochi anni costruire una rete di gallerie impressionante e dotarsi di un enorme quantitativo di armi? Come mai l’ UNRWA non si è mai accorta che le sue scuole erano depositi di razzi e armi? E tutte le associazioni che operavano nel territorio non si sono mai accorte di nulla?
Gian Giacomo William Faillace