di Susanna Russo
Il Consiglio Comunale di lunedì 22 Marzo si apre nuovamente con una commemorazione, questa volta il minuto di silenzio è dedicato a Ombretta Fumagalli Carulli, di cui vengono enunciati carriera, doti e meriti, tra cui quello di essere stata la prima donna eletta come componente del Csm (Consiglio superiore della magistratura), e di aver fondato il Comitato Antimafia.
Ciò che differenzia questo Consiglio da quelli degli ultimi mesi, è la presenza, almeno iniziale, del Sindaco Sala, che non passa inosservata, e viene anzi risaltata come una perla rara da parte dei consiglieri di minoranza.
Si comincia il dibattito sugli “Articolo 21” con uno tra gli argomenti più discussi ed attuali: le difficoltà riscontrate in ambito vaccinale. Il consigliere Barberis (PD), sostiene che sia impensabile scaricare le disfunzioni e inadempienze dell’ultimo periodo su Aria, l’azienda che si occupa della gestione del piano vaccinale, e che la responsabilità sia invece da attribuire esclusivamente a Regione Lombardia.
A questo riguardo il consigliere D’Alfonso sostiene che sia inutile fare di una questione politica, una questione partitica, e che sia giusto che il Comune stesso si interroghi su quali strumenti possa mettere in gioco, lui per primo, per facilitare la somministrazione dei vaccini. Segue questa scia Rizzo, che lamenta il fatto che il Comune non possa continuare a negare che questa sia una questione anche di sua competenza, lavandosene così le mani, poiché il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini.
La consigliera della Lega, Sardone, lancia una frecciatina alla minoranza, accusando alcuni consiglieri di soffrire della “sindrome da upgrade”, e cioè di essersi promossi da consiglieri comunali a consiglieri regionali, vista la portata delle tematiche che intendono affrontare.
Interviene il consigliere Mascaretti, che con ironia dice: “qualche tempo fa abbiamo aperto una polemica sulla mala gestione del “rave” verificatosi sulla Darsena domenica 27 Febbraio, denunciando l’assenteismo di Sindaco e Giunta, e ci hanno preso in parola; domenica scorsa, durante una manifestazione avvenuta in Duomo, in cui non sono state rispettate le misure anti contagio, Comune e Giunta erano presenti, rappresentati da un Assessore che, nonostante abbia avuto il microfono in mano, non ha invitato i manifestanti a rispettare le distanze di sicurezza”. Questa è la stoccata che lancia Mascaretti, riferendosi con ogni probabilità alla manifestazione avvenuta in Duomo in difesa della didattica in presenza, e all’Assessore all’Edilizia Scolastica, Limonta.
Sulla questione vaccini chiude il consigliere Amicone (FI), che invita a conservare per la campagna politica i rimbrotti all’opposizione, e cita l’editoriale pubblicato da Michele Brambilla su Quotidiano.Net: “I moralisti sono peggio dei furfanti”.
Molti consiglieri intervengono inoltre sulle dichiarazioni rilasciate da Sala riguardo San Siro e il club nerazzurro; giovedì scorso il sindaco ha infatti dichiarato alla Gazzetta dello Sport che, finché non saprà se gli Zhang, i proprietari della quota maggioritaria dell’Inter, resteranno o venderanno, la questione sul nuovo stadio di San Siro rimarrà in stallo.
Il consigliere Gentili (PD) sostiene che la reazione scontrosa da parte del club nerazzurro nei confronti di Sala, sia scomposta e fuori luogo, e sostiene il Sindaco che, in seguito all’atteggiamento spigoloso della famiglia Zhang, si è chiesto se quest’ultima, in Cina, si sarebbe permessa di rivolgersi in quel modo alle istituzioni.
Alcuni tra i consiglieri della minoranza si dicono invece rammaricati dello scontro poco costruttivo che si è verificato. La consigliera Sardone, in particolare, lancia pesanti frecciatine al Sindaco: “un po’ di umiltà farebbe bene, probabilmente anche a me, ma prima di tutto a lei, comunque non si preoccupi, ci penseranno i cittadini a farle un bel bagno di umiltà”. È d’accordo il collega Bastoni, che sostiene non si possa attaccare in questo modo una società storica, il fior all’occhiello della nostra città.
E’ il turno della consigliera Arienta (PD) che, riferendosi a tutto ciò di cui si è discusso fino ad ora, ed in particolare tornando sulla questione vaccini, esordisce con un: “i nostri compagni…”, e accorgendosi della gaffe si corregge e continua così: “i nostri colleghi dell’opposizione guardano il dito e non la luna”. Prosegue inoltre sull’importanza della riapertura delle scuole, visto anche l’ultimo studio pubblicato da Il Corriere della Sera, che dimostra come la curva dei contagi non sia minimamente sospinta dalla didattica in presenza.
A commentare questo intervento è il consigliere Forte, che si dice contento che anche la maggioranza, a partire dall’appena trascorso weekend di manifestazioni, si sia finalmente sentita in dovere di cavalcare l’onda contro la Dad (didattica a distanza). Lui per primo, tempo fa, aveva presentato un documento dal titolo “La presenza a scuola sia salvaguardata”, con annesso approfondimento sul sistema gestionale dei trasporti, e sostiene di essere stato trattato come se, in quanto consigliere comunale, gli argomenti da lui trattati non fossero di sua competenza.
Tra gli ordini del giorno vi è quello della consigliera De Marchi (PD) per tutelare la salute di bambini e ragazzi attraverso attività motoria e fisica, dentro e fuori dalle strutture scolastiche, ed è approvato dal Consiglio.
Respinto invece l’ordine del giorno del consigliere Mascaretti, sottofirmato da diversi colleghi, che torna sulla questione dei tassisti, categoria poco tutelata in fase pandemica, e che ancora oggi presenta necessità non del tutto espletate, ma di cui pare si stia occupando l’Assessore alla Sicurezza, Granelli.