di Susanna Russo
Non vi sono né momenti di raccoglimento, né l’esposizione degli Articolo 21 ad aprire il Consiglio Comunale di giovedì 15 Aprile, c’è solamente il tempo per alcune brevi domande a risposta immediata, poi subito si passa a discutere la delibera sul bilancio preventivo. In occasione di questo tanto atteso bilancio sono stati invitati a partecipare al consiglio comunale 3 esperti che si sono occupati di revisionare il bilancio redatto dall’Assessore al Bilancio e Demanio Tasca. Neanche questa volta passa inosservata l’assenza del Sindaco, e il Consigliere Bastoni (Lega), si chiede nuovamente quali possano essere gli impedimenti che lo tengono lontano dall’Aula, soprattutto se si tratta di uno spazio virtuale, accessibile a qualsiasi ora e da qualsiasi luogo della città.
La parola passa al Collegio dei revisori dei conti composto dal Dottor Carnevale, la Dottoressa Spada e il Dottor Zoldan. Non è chiaro fin da subito l’esito della revisione effettuata dal Collegio, soprattutto quando si sentono dichiarazioni come “è un sì con riserva” o “è più no che sì”, ma al termine della discussione, il loro parere si chiarifica: sono disposti a dare la loro approvazione al bilancio a condizione che vengano riviste e corrette alcune stime che sono a dir poco ottimistiche. Le stime in questione riguardano, ad esempio, la tassa di soggiorno, che nei pronostici di Tasca triplicherebbe rispetto ai dati del 2020, il recupero dell’evasione fiscale, e il canone unico patrimoniale. Per questo motivo, nel prospetto steso dal Collegio, si legge addirittura che nel bilancio sono presenti delle incongruenze interne.
Le ore che seguono l’intervento dei revisori, danno vita ad un consiglio turbolento e dai toni molto vivaci. L’Assessore Tasca, ponendo l’accento su quelli che sono stati i suoi studi, e mettendo in mostra quello che è stato il percorso professionale che l’ha condotto al suo ruolo attuale, tenta di difendere i metodi da lui utilizzati per formulare le sue previsioni. Dal suo punto di vista non c’è nulla di eccessivamente ottimistico, ma dati oggettivi organizzati in grafici, che, tra altri valori, tengono conto anche della crescita del PIL nazionale.
Le contestazioni da parte dell’opposizione si susseguono una dopo l’altra e sono tutte volte a mettere in luce i dubbi dei revisori, e il rischio che si corre a dare la propria approvazione ad un bilancio considerato incoerente. Il consigliere De Pasquale (FI) si complimenta con l’Assessore al Bilancio per la sua capacità didascalica, ma specifica che il lavoro che sono tenuti a fare loro sia un altro, ed abbia a che fare, sopra ogni cosa, con l’ambito politico. Il Consigliere di Forza Italia fa inoltre notare come il fatto che tre persone che non hanno alcun motivo politico o personale per farlo, abbiano segnalato che si sia esagerato nel prevedere delle entrate, non abbia precedenti storici. In particolar modo, i consiglieri dell’opposizione si interrogano su come sia possibile, in piena pandemia, prevedere che ci sarà una tempestiva ripresa delle entrate legate al turismo.
Si arriva poi a supposizioni più consistenti, portate avanti prevalentemente dal consigliere De Corato e dalla consigliera Molteni (Lega), che si chiedono se redarre un bilancio così ottimistico non serva semplicemente a veder concesse delle spese che in realtà non ci si potrebbe permettere, e che causeranno dei buchi che dovranno essere coperti dall’Amministrazione successiva. Secondo alcuni consiglieri di minoranza il rischio è alto: se dovesse essere approvata una previsione di bilancio così lontana dalla realtà, e se non dovesse mai effettivamente divenirlo, le conseguenze per chi ha dato la sua approvazione potrebbero essere gravi e coinvolgere direttamente la Corte dei Conti. I tempi però sono stretti e il bilancio deve essere approvato entro il 30 Aprile. Anche questo fatto fa storcere il naso all’opposizione. La consigliera Sardone chiarisce che il bilancio preventivo si sarebbe dovuto discutere mesi prima, ed è ingiusto che i consiglieri vengano incalzati ora, dopo che l’Amministrazione per prima ha un ritardo di mesi.
A rallentare ulteriormente le cose sono le decine di migliaia di emendamenti arrivati dai vari gruppi politici di consiglieri, riguardanti proprio questa delibera. Congedati i revisori, si procede quindi con l’esposizione di alcuni di questi emendamenti; i primi portano la firma della Lega, e vengono presentati dal consigliere Bastoni, ma fin da subito, sia la Giunta che l’opposizione danno parere negativo. Il consigliere Barberis (PD), insinua inoltre che una tale portata di emendamenti sia volta esclusivamente a rallentare le procedure.
Secondo il consigliere Corrado (M5S) , l’Assessore Tasca sta chiedendo al Consiglio di fare una scommessa, che se dovesse andare male potrebbe avere delle conseguenze giuridiche, sia per la città che per chi ha dato il suo consenso. Con Tasca si schierano i consiglieri Barberis e Conte, il primo ritiene che non si debba incorrere in eccessiva prudenza, perché questo non farebbe che mettere a rischio i cittadini milanesi; il secondo chiede invece che venga abbandonato ogni intento di fare campagna elettorale, e parla della sua come di una scelta politica, quella di mettere al centro il bene dei cittadini.
Si arriva alle battute finali, e il consigliere De Pasquale, riconoscendo le difficoltà e i rallentamenti a cui si andrebbe in contro se si dovessero effettivamente trattare tutti gli emendamenti presentati, si fa portavoce dell’opposizione e, con una nota di rassegnazione, si dice, insieme ai suoi colleghi, disposto a ritirare una parte di emendamenti, purché il Sindaco si palesi in Consiglio, e si prenda la responsabilità di ascoltare le opinioni di tutti in una fase così delicata per l’Amministrazione. La stoccata finale viene lanciata dalla consigliera Sardone, che dichiara: “ dal momento che all’assessore Tasca piace tanto salire in cattedra, per aiutarlo a capire la situazione userò una metafora attinente al suo ambito: pur di non bocciarlo il Collegio gli ha dato un 18”.