di Susanna Russo
Il Consiglio Comunale di lunedì 10 Maggio rappresenta una svolta per i Consiglieri, ma anche per i cittadini. La modalità mista, che consente ad una parte di Consiglieri di riunirsi nuovamente nell’Aula di Palazzo Marino, rappresenta un forte segnale di ripresa.
A parlare per prima è la Vicesindaco Scavuzzo, che riporta le parole del Sindaco assente: “oggi è una giornata importante per la nostra città, che dimostra un graduale ritorno alla normalità. La solidità delle nostre fondamenta ci ha consentito di reggerci in piedi anche in tempi di pandemia. Milano è laboratorio di una ripresa giusta e verde”. Il Presidente Bertolè ringrazia per il lavoro svolto dagli uffici amministrativi volto a garantire la riuscita dei Consigli Comunali fino ad ora, nonostante le numerose difficoltà tecniche, e ne approfitta per porgere i suoi auguri ai consiglieri De Chirico (FI) e Comazzi (Lega), per la recente nascita dei rispettivi figli.
Si procede poi con gli Articolo 21 ed il primo a parlare è il Consigliere Sollazzo (Gruppo Misto), che interviene in tutela dei lavoratori aeroportuali; molti di questi negli ultimi mesi hanno potuto lavorare solo parzialmente, altri sono a casa da tempo. Per questo motivo il Consigliere di Gruppo Misto intende presentare un ordine del giorno con soluzioni di prosecuzione dell’interlocuzione con l’Amministrazione Comunale e altre istituzioni. Conclude dicendo: “siamo abituati ad andare a teatro e al cinema per sederci sulla poltrona e rilassarci, senza renderci conto di tutto il lavoro che vi è dietro; lo stesso accade anche in ambito aeroportuale.
Da qui in avanti cominciano ad essere espresse, da parte di numerosi Consiglieri dell’opposizione, disappunto e critiche; da tempo infatti chiedevano che si tornasse in Aula, ma non con queste modalità.
Il consigliere Palmeri precisa che l’unica cosa ad essere cambiata sia il luogo in cui i Consiglieri si riuniscono, ma la modalità continua ad essere quella telematica. Palmeri ritiene che la nota iniziale del Sindaco sia un comunicato populista alla città, che non abbia alcun approccio istituzionale e che quindi non abbia come destinatari i Consiglieri, ma gli elettori: “non abbiamo più un Sindaco, ma un candidato sindaco”. Conclude sostenendo che dal momento che Sala non sia mai presente ai Consigli Comunali, sia inutile che in questa particolare occasione porga le sue scuse.
Il consigliere De Chirico, grato per il “benvenuto al mondo” dedicato a suo figlio, si concentra poi subito sull’argomento che intende discutere: “Milano non è la smart city che racconta di essere”. Continua sostenendo che la burocrazia funzioni a rilento. De Chirico rammenta che, in un periodo di difficoltà come questo, ogni giorno in più di attesa significa una saracinesca da abbassare, o una penale in più da pagare. Il consigliere di Forza Italia chiede quindi agli impiegati comunali di fare il possibile perché nessuna pratica venga “dimenticata in un cassetto”.
Il consigliere Barberis (PD) si rammarica del fatto che i lavori in Aula riprendano con toni polemici, e ringrazia gli uffici amministrativi per il lavoro svolto fino ad ora. “Le modalità con cui ci stiamo riunendo sono state preventivamente e ampiamente discusse, questo momento costituisce una fotografia a livello istituzionale di una svolta importante, quindi andiamo avanti così e buon lavoro a tutti!”.
Il Consigliere Mascaretti (FdI) dichiara che ha sempre trovato ingiusto che il Consiglio Comunale si chiudesse nei propri salotti di casa, mentre altri dipendenti comunali sono sempre stati esposti ad un certo rischio. Mascaretti è inoltre il primo di una lunga serie di Consiglieri che tiene a ricordare che a Bruxelles il Parlamento, a Roma Camera e Senato, a Milano Regione Lombardia e perfino a Sesto S. Giovanni il Comune, si siano sempre riuniti dal vivo, e secondo lui, questo dovrebbe valere anche per il Consiglio Comunale di Milano.
Il Consigliere Rizzo sostiene di aver apprezzato il discorso del Sindaco, ma aggiunge che avrebbe preferito avesse uno stampo meno “green” e che piuttosto sottolineasse il ruolo sociale che deve assumere la Città: “la priorità adesso è tutelare i cittadini meno fortunati, che dovranno essere protagonisti della rinascita”. In ultimo Rizzo ricorda anche la Prima del Teatro alla Scala, programmata per la sera stessa, anche questo un grande simbolo della tentata ripresa per la città.
Prosegue il consigliere Forte: “Non mi arrenderò mai all’idea che quella in presenza sia l’unica forma di attuazione della democrazia rappresentativa”. Il Consigliere si dichiara stupito che chi viene da una gloriosa storia di Sinistra sottovaluti tutto questo.
Come di consueto nelle ultime settimane si passa infine agli ordini del giorno e mozioni riguardanti il Bilancio, tra questi alcuni presentano la firma del Consigliere De Corato che torna a parlare delle tutele che è necessario attuare per i tassisti, chiede quindi che venga garantito il rinnovo dei finanziamenti. Giunta e Consiglio respingono l’ordine del giorno. Interviene in merito il consigliere Mascaretti, che non comprende la poca attenzione dedicata a questa categoria, che non ha mai smesso di lavorare neanche nei mesi più duri. Mascaretti attende che tale proposta venga presentata dalla maggioranza, per constatare se anche a quel punto il parere di Assessori e Consiglieri continuerà ad essere negativo.
Viene infine discusso un ordine del giorno presentato dal Presidente Bertolè in occasione della Giornata dei Giusti (6 Marzo), volto a promuovere iniziative per la prevenzione dei genocidi.
Interviene il consigliere Forte che sul tema non ha alcuna perplessità, precisa infatti che sono state promosse diverse iniziative che hanno visto condannare atti di violenza, o addirittura genocidi, da parte di consiglieri appartenenti anche a schieramenti politici differenti. Ciò che non convince Forte è il terzo punto dell’ordine del giorno, che prevede la creazione di un’agenzia autonoma indipendente sui diritti umani. Secondo il Consigliere è difficile che esistano agenzie autonome indipendenti, a meno che non siano ONG, che non esprimano un indirizzo politico e geopolitico”; Forte conclude riportando l’esempio del Processo di Norimberga: “nessuno dice che sia stato un processo sbagliato e dall’esito discutibile, tutt’altro, ma è stato un processo portato avanti dai vincitori, che sono riusciti a tener nascosti i crimini dell’Unione Sovietica, come ad esempio il Massacro di Katyn.”
I tre punti dell’ordine del giorno vengono approvati da Giunta e Consiglieri.