di Angelo Portale
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La crescita umana intesa nel senso della maturazione psicologica, ha come meta (non statica) la realizzazione di sé secondo una progressione asintotica, cioè tendente all’infinito. Questo processo, con direzioni costruttive come linee guida e lungo le quali il soggetto si muove spontaneamente e con il desiderio di raggiungere la vita piena, ha come caratteristiche fondamentali il cambiamento e la flessibilità secondo i seguenti orientamenti. Eccone un elenco di seguito.
Grazie ad una maggiore capacità di ascoltarsi e di sperimentare ciò che accade dentro di sé, si instaura una maggiore apertura all’esperienza. Cadono le rigidità e le fissazioni e ci si percepisce in un flusso costante in continua espansione. Non c’è più un criterio di valutazione eteronomo. Si ha maggiore fiducia nel proprio organismo e quindi esso viene scelto e assunto come criterio di valutazione e di guida dell’azione.
Crescono e si potenziano sia la creatività che l’anticonformismo. Si raggiunge la capacità di assumere e portare a termine compiti oggettivi, si diventa artefici della propria autorealizzazione, capaci di un contributo socialmente costruttivo e in grado di vivere le situazioni in modo positivo e a proprio onesto vantaggio. È la persona pienamente funzionante in regime di funzionamento esistenziale. In essa «La naturale tendenza umana a prendersi cura del prossimo non suonerebbe più: “Mi preoccupo di te perché tu sei uguale a me”, bensì “Apprezzo e valorizzo la tua persona perché tu sei diverso da me”» (Rogers C. R., Un modo di essere, 117).
Questo vuol dire appunto apprezzare l’altro nella sua diversità, vedere quello di positivo in lui/lei e tranne al tempo stesso insegnamenti, dico spesso che siamo bravi a giudicare gli altri scorgendone i difetti invece di apprezzare le loro qualità, buona giornata