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#conosciiltuosguardo. La nostra firma elettromagnetica

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Se all’interno del campo quantistico consideriamo i pensieri come fossero una carica elettrica e le emozioni come fossero una carica magnetica, il discorso fatto fin qui si chiarifica ancora di più e scopriamo che i primi inviano una sorta di segnale elettrico al campo magnetico mentre le seconde attirano come fossero dei magneti gli eventi. 

Scrive il dott. Dispenza: «Insieme, ciò che pensiamo e ciò che proviamo producono un modo d’essere, che a sua volta genera una firma elettromagnetica che influenza ogni atomo del nostro mondo. Questo dovrebbe spingerci a chiederci: cosa trasmetto (a livello conscio o inconscio) regolarmente?». E ancora: «Tutte le esperienze potenziali esistono all’interno del campo quantistico come un mare di infinite possibilità. Quando trasformi il tuo segnale elettromagnetico in modo che si adatti a uno già esistente nel campo, il tuo corpo sarà attratto dall’evento, tu ti muoverai in una nuova direzione temporale o l’evento ti verrà incontro». 

In sintesi: pensieri ed emozioni trasmettono sempre i “nostri” segnali elettromagnetici al campo quantistico. Abituati come siamo a galleggiare o annaspare su pensieri ed emozioni il più delle volte ripetitivi secondo vecchi schemi mentali, convinzioni limitanti, credenze false, ecc.., non facciamo altro che generare attorno a noi sempre la stessa realtà. È una sorta di routine di pensieri ed emozioni manifestano la stessa routine di realtà. spesso ci lamentiamo del fatto che la nostra realtà è sempre la stessa. Ovvio, è dovuto anche al fatto che noi siamo sempre gli stessi nel pensare sempre le stesse cose, schiavi da schemi mentali obsoleti. A tal proposito ci dice il nostro autore: «Se dunque vogliamo cambiare alcuni aspetti della nostra realtà, dobbiamo pensare, sentire, agire in modo diverso; dobbiamo essere diversi in termini di reazioni alle esperienze che viviamo. Dobbiamo diventare una persona nuova. Dobbiamo formulare un nuovo modo di pensare … abbiamo bisogno di osservare un risultato nuovo con un nuovo modo di pensare». 

[…continua…]

di Angelo Portale