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Questo articolo è un po’ tecnico ma non è difficile da intendere. Basterà un po’ più di attenzione e magari una rilettura per poterne penetrare meglio il contenuto e assimilarlo efficacemente.
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«Gli studiosi di fisica quantistica hanno scoperto che la persona che osserva (o misura) le minuscole particelle che formano l’atomo ne influenza il comportamento, l’energia e la sostanza.
Gli esperimenti quantistici hanno dimostrato che gli elettroni esistono simultaneamente in un’infinita gamma di possibilità e probabilità, e in un invisibile campo di energia. Ma è solo quando l’osservatore si concentra sulla posizione di un elettrone che quel dato elettrone appare. In altre parole, una particella non può manifestarsi nella realtà, ossia nella nostra dimensione spazio-temporale, finché non la osserviamo».
«La fisica quantistica chiama questo fenomeno “collasso della funzione d’onda” o “effetto dell’osservatore”. Ora sappiamo che nel momento in cui l’osservatore cerca un elettrone, c’è uno specifico punto nel tempo e nello spazio in cui sussistono tutte le probabilità che l’elettrone collassi in un evento fisico. A seguito di questa scoperta, non possiamo più considerare pensiero e materia dimensioni separate; esso sono intrinsecamente correlate, perché il pensiero soggettivo produce cambiamenti quantificabili nel mondo fisico e oggettivo».
«A livello subatomico, l’energia risponde alla nostra attenzione consapevole e si trasforma in materia. Come cambierebbe la nostra vita se imparassimo ad indirizzare l’effetto dell’osservatore e a far cadere infinite onde di probabilità nella realtà da noi scelta?».
Nell’osservazione della nostra vita, nelle decisioni da prendere, nelle azioni che scegliamo ogni giorno di compiere, negli obiettivi che vogliamo fissare, possiamo partire da questo presupposto: «[…] tutto l’universo materiale è fatto di particelle subatomiche alla stregua di elettroni. Per loro natura queste particelle, esistendo in potenza, se non osservate, si trovano sotto forma di onde. Sono potenzialmente “tutto” e “niente” fin quando non sono sottoposte ad osservazione».
Spetta a noi “decidere” cosa “vogliamo creare” e con attenzione, perseveranza, realismo-ottimista e fiducia, realizzarlo.
Bibliografia: J. Dispenza, Cambia l’abitudine di essere te stesso. La fisica quantistica nella vita quotidiana, edizioni MyLife.
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di Angelo Portale