Associazione Imprenditori Nord Milano – Presidente Davide Roccaro
Adesso è il momento di aiutare i piccoli, coloro che la mattina alzano la saracinesca e hanno come unico reddito e sostentamento, la bottega, il negozio, il bar, il piccolo ristorante.
Quindi il negozio di vicinato, l’artigiano tipico, il piccolo coltivatore, il turismo extralberghiero, i balneari, le imprese edili, artigiani e non, e tutte le aziende di servizi che sono in sofferenza, in
quanto svolgono attività per connessione a questi comparti, ad esempio agenzie viaggi, agenzie immobiliari, servizi innovativi, piccole imprese edili e tanto tanto altro. È necessario determinare le perdite e il rapporto tra danno emergente e lucro cessante, fino a tutto il 2020.
Da qui, con autocertificazione mirata, attribuire esattamente i flussi, le quote una tantum da elargire alle aziende. Senza alcuna intermediazione bancaria, rating o quant’altro. Questo dovrà valere anche per coloro che decidono di investire sulla crisi per recuperare mercato e appeal, nei confronti del sistema e quindi avere un vantaggio competitivo.
Quindi chiediamo un tasso zero fino a 100mila euro per i piccoli fino a 5 dipendenti, fino ad 1milione di euro per le aziende che arrivano a 50 dipendenti e 2.5milioni di euro per le altre grandi imprese.
Da qui ci vogliono accordi chiari e determinanti, con l’ABI Associazione Bancaria Italiana per bypassare certi meccanismi e far arrivare quanto più velocemente possibile i fondi direttamente alle imprese, dalla più piccola alla più grande senza lacci, lacciuoli e con meno burocrazia e barriere
possibili, e senza discriminare coloro che già hanno subito danni inimmaginabili.
Pace fiscale a tutto il 2020, considerando quanto già versato.
Riduzione Aliquote Iva alle più basse per tutti i settori fino a tutto il 2022.
Eliminazione Tassa di soggiorno per il Turismo.
Eliminazione Tasse comunali per coloro che operano nelle città, ed in particolare nei centri storici; piani ad hoc per questi ultimi, con incentivi per i giovani che vogliono aprire una bottega. Per le imprese edili, minore burocrazia verso enti pubblici, con conseguente sblocco di pagamenti
immediati per i lavori eseguiti, senza formalità ulteriori e la sospensione immediata di bandi per le gare d’appalto, se non per quelle relative ai comparti essenziali per l’emergenza Covid-19.
Tutti i bandi, pubblicati per le aziende che vogliono riconvertire per produrre materiali per gli ospedali e DPI ad oggi, passano da Invitalia e le lungaggini burocratiche non consentono di avere subito a disposizione quanto serve per cominciare, il prima possibile, ad essere utili in questo difficile momento.
Quanto promesso dall’Eurozona e da noi richiesta, relativamente al patto di stabilità, è la possibilità di spendere a piacimento i fondi non spesi dall’Italia; questi debbono essere immediatamente immessi nel sistema, con una potente iniezione di fiducia nei confronti dei settori più colpiti,
eliminando tutto ciò che, in questo momento non è strettamente necessario alle esigenze precipue del nostro Paese verso le PMI, le botteghe, gli autonomi, le Partite Iva che aspettano, ad oggi, ancora
i 600 euro promessi. È il momento di agire con celerità e fermezza verso coloro che, fra pochi giorni, non potranno più portare il pane a casa.
Senza le imprese, non esistono gli operai. Senza lavoro, muore la Nazione.
Non è il momento di sottoporsi ai diktat dei soliti noti, (associazioni e sindacati autoreferenziali che influenzano le scelte del Governo).
ASSIMEA, FEDERCOMTUR, ASSOCIAZIONE NORD MILANO & UNACO sono in prima linea al fianco delle PMI.