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mercoledì, 16 Ottobre, 2024

COMPRAVENDITA SENATORI. Il consiglio di presidenza vota contro la costituzione di parte civile

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 Il Consiglio di presidenza ha votato contro la costituzione di parte civile del Senato nel processo sulla compravendita dei senatori che vede imputati Silvio Berlusconi, Sergio De Gregorio e Valter Lavitola. I voti contrari sono stati dieci (FI, Ncd, Sc, Ppi, Gal e Lega) mentre quelli a favore otto (Pd, Sel, M5S e Gruppo Autonomie). L’ultima parola spetta al presidente di Palazzo Madama, Piero Grasso.

lA senatrice di Scelta Civica, Linda Lanzillotta, e l’esponente del Partito Popolare per l’Italia, Antonio De Poli, hanno deciso di esprimersi insieme a Forza Italia, Gal, Ncd e Lega contro la costituzione di parte civile del Senato nel processo sulla compravendita dei senatori in cui è coinvolto Silvio Berlusconi.

Hanno dato invece parere positivo alla costituzione di parte civile i componenti del Consiglio di presidenza del Senato che fanno parte del centrosinistra: Alessia Petraglia (Sel), cinque senatori del Pd (Valeria Fedeli, Silvana Amati, Maria Rosa Di Giorgi, Angelica Saggese e Luciano Pizzetti), Laura Bottici (M5S) e Hans Berger (Gruppo Autonomie). Per un totale di 8 senatori.

Hanno detto no, oltre alla Lanzillotta e a De Poli, anche quattro esponenti di Forza Italia (Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Alessandra Mussolini e Maria Elisabetta Alberti Casellati), Lucio Barani (Gal), Antonio Gentile (Ncd) e due senatori della Lega (Roberto Calderoli e Giacomo Stucchi). Per un totale di 10.

“Ovviamente – commenta Maurizio Gasparri – confido nell’ascolto visto che abbiamo tutti dato un parere in punta di diritto. Mi sembrerebbe strano, quindi, se il presidente Grasso decidesse senza tener conto di quanto detto nella riunione del Consiglio di presidenza. “La maggioranza ha ritenuto che non ci siano le condizioni perché il Senato si costituisca parte civile in questo processo – sottolinea ancora Gasparri – comunque ringrazio Grasso per la sua decisione di aver voluto coinvolgere il Consiglio di presidenza”.

Se il Senato si costituisse parte civile nella vicenda della compravendita dei senatori, sarebbe comunque la prima volta nella storia della Repubblica che Palazzo Madama prenda parte con questo ruolo in un procedimento contro un parlamentare.

La Critica

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