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martedì, 17 Dicembre, 2024

Come Pappagalli Verdi, Palazzo Costantino Palermo, 13 luglio

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“Come Pappagalli Verdi”

Il progetto “Come Pappagalli Verdi” nasce da una idea del docente ed artista Fiormario Cilvini, di concerto con i curatori Marilena Morabito e Pasquale Lettieri

L’installazione, costituita da una serie di calchi in resina reinterpretate da vari artisti, verrà ospitata durante la manifestazione “La via dei Tesori” dal 13 al 24 luglio 2022 presso Palazzo Costantino (uno dei 4 canti) a Palermo ad invito del mecenate Roberto Bilotti e del curatore dello spazio Andrea Guastella.

                                                                                                                           

Il progetto si ispira al libro scritto dal fondatore di Emergency Gino Strada “Pappagalli Verdi”, nel quale viene descritta la crudeltà della guerra attraverso le esperienze dirette su campo ed all’interno degli ospedali e dove, ancora più crudele ed ingiustificabile, è la visione straziante di vittime innocenti come i bambini mutilati da mine che all’apparenza sembrano giocattoli (chiamati appunto pappagalli verdi) e che attraggono le piccole vittime, un gesto di una crudeltà atroce ed insensata fino all’inverosimile.

La ricerca e l’attuazione di questo progetto artistico considera centrale l’interesse legato alle problematiche sociali cercando, attraverso il linguaggio dell’arte, di smuovere le coscienze sollevando un reale problema tristemente diffuso in tutti quei paesi dove le guerre sono ancora dolorosamente reali e mai come oggi, forse, più vicini alla nostra quotidianità in conseguenza a quello che purtroppo oggi sta accadendo in Ucraina dove, per l’ennesima volta e per un sadico gioco di potere, a perdere la vita sono in maggioranza civili e fra i quali, purtroppo, anche bambini innocenti.

Il progetto si sviluppa attraverso la realizzazione di calchi di arti inferiori in resina, realizzati dagli studenti del corso di scultura e pittura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e successivamente inviate a vari artisti italiani che hanno reinterpretato secondo il proprio stile il supporto di base.

Alcuni degli artisti coinvolti sono:

Emanuela Lena, Jole Serreli, Giovanni Fava, Jara Marzulli, Gianluca Sità, Alberto Crescione, Giulio Telarico, Angela Pellicanò, Dario Agrimi, Roxana Esposit, Susanna Ristow, Dino Izzo, Laura Stancanelli, Caterina Arcuri, Giulio De Mitri, Gaawing Lee, Francesco Trunfio, Angelo Gallo, Fabrizio Trotta, Francesco Minuti, Diego Minuti, Luana Pasqualino, Claudio Grandinetti, Fiormario Cilvini. (in esposizione saranno circa 20)

Il progetto, a seguito dell’atto creatore dei vari artisti che hanno reinterpretato l’elemento grezzo in resina, andrà a sfociare in una collettiva d’arte, di forte impatto empatico ed emozionale, itinerante in varie città Italiane come Catanzaro, Palermo, Napoli, Roma e Milano.

La speranza è che l’arte sia in grado, ancora, di riportare un ordine coscienziale.

Manuel Gallo

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