di Stefano Sannino
Chi lavora nel settore del lusso, ha probabilmente passato gli ultimi mesi a chiedersi come questa emergenza cambierà il proprio settore di lavoro. Fortunatamente, un team di analisti del lusso di Bernstein guidati da Luca Solca, ci può venire in aiuto con alcune considerazioni importanti.
Questo genere di indagini sono importanti perché permettono agli insider del mondo della moda, di organizzare il proprio lavoro ed i propri goals, arrivando perfino a rivedere lo stesso concetto di lusso. Revisione che però non sarà, secondo il team di analisti, analoga a quella propostaci da Giorgio Armani e sottoscritta da diversi altri Designer.
Il lusso cambierà, certamente, ma non subirà un rallentamento. Con ogni probabilità il desiderio di elevazione sociale che sta alla base dei meccanismi di compravendita del lusso rimarrà invariato, ma l’industria ed il retail dovranno fare i conti con compratori più severi e conservatori, che non saranno più disposti a giudicare positivamente un prezzo troppo alto a fronte di una qualità di non pari livello.
D’altro canto, anche la fetta di clienti diminuirà esponenzialmente, almeno finché i flussi turistici con la Cina non saranno riaperti. Attualmente, il mercato del lusso si fonda su un solido 35% di clienti cinesi, che potrebbero però secondo alcune stime arrivare al 49% entro i prossimi anni: diventerà fondamentale per il lusso quindi, riuscire a raggiungere quel mercato nonostante la chiusura dei flussi turistici verso l’Occidente.
Se infatti il 35% dei clienti del lusso sono cinesi, il 70% di questi sono turisti ed acquistano in Europa per via dei prezzi più bassi: ciò porterà – secondo Luca Solca – ad uniformare molto velocemente i prezzi tra la Cina continentale e l’Europa, così da avvicinare quella fetta di mercato tanto importante per i brand del lusso Europei.
Un altro cambiamento radicale che non possiamo certamente ignorare è la digitalizzazione dell’esperienza di acquisto: in questi mesi, infatti, i clienti si sono abituati ad acquistare online ed è ormai certo che le aziende investiranno sempre di più su questo aspetto, per evitare che future catastrofi come quella che stiamo vivendo ora, possano avere delle ripercussioni negative sul proprio fatturato.
Cercare di prevedere come il mercato evolverà nei prossimi mesi è quasi impossibile e diversi esperti hanno pareri contrastanti in merito ad un boom simile a quello del secondo dopoguerra o ad una eventuale implosione del mercato stesso. Quel che è certo è che il mercato del lusso, che poggia le sue radici nei desideri umani più comuni e diffusi, potrà forse subire una forte scossa, ma difficilmente potrebbe implodere.