di Martina Grandori
Dopo Expo 2015 dove Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) aveva fatto la sua grande entrée con la sua Vertical Farm, il primo orto verticale Made in Italy con lattuga e basilico coltivati su più livelli in una grande teca di vetro, si torna a parlare di coltivazioni alternative, quelle verticali.
Da quel 2015 molto è cambiato, agricoltura e tecnologia sono andate a braccetto velocemente, il discorso sostenibilità e risparmio idrico idem. Dalla collaborazione fra Enea e Idromeccanica Lucchini nasce la Vertical Pharmacyy per produrre erbe officinali ad alto contenuto di principi attivi da destinate alla produzione integratori e medicinali, senza andare a consumare acqua, usare pesticidi ma soprattutto a sfruttare ulteriormente il suolo. In Europa il 60-70% dello strato superficiale è compromesso a causa delle attuali cattive pratiche agricole, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico. Ignorare la situazione costa caro: 50 miliardi di euro all’anno di danni calcolati, in Italia ogni giorno perdiamo una superficie pari a quindici campi da calcio. Ecco quindi che le coltivazioni verticali assumono sempre più un significato etico e strategico, non dimentichiamo che oggi è la Giornata mondiale per la Terra. Vertical Pharmacy è la risposta ad una sempre più crescente numero di persone che sceglie di curarsi con cure naturali e anche l’industria farmaceutica vede in forte aumento l’impiego di principi attivi di origine vegetale, la cui filiera all’estero non è controllata come in Italia. In pratica un ecosistema ideale per produrre specie alimentari più nutrienti e salutari, isolando l’ambiente da patogeni e inquinanti esterni. Ma come funziona una coltivazione verticale? Lo spiega direttamente Gabriella Funaro, ricercatrice Enea della Direzione Innovazione e Sviluppo. “I sistemi altamente tecnologici ed automatizzati di questo tipo di farm che sfruttano l’illuminazione a led per coltivazioni fuori suolo sono in grado di ricreare le condizioni ambientali perfette per ottimizzare la crescita delle piante, massimizzare i loro nutrienti e aumentarne la produzione, grazie alla coltivazione su più cicli annuali rispetto al singolo ciclo a terra”. Due i sistemi di coltivazione, idroponici o aereoponici, che permettono di risparmiare così il 95% di acqua.