Sono 5 le liste presentate alla Segreteria Generale della Provincia per l’elezione del Consiglio metropolitano fissata per il prossimo 28 settembre. Entro le 12 di ieri, termine per la presentazione, hanno infatti depositato la documentazione con l’elenco dei candidati le liste “Lega Nord”; “Movimento Cinque Stelle”; “Centrosinistra per la citta’ metropolitana” che riunisce Pd, Prc, Sel e Milano Civica; “Insieme per la Citta’ Metropolitana” espressione della coalizione di centrodestra formata da Fi, Fdi e Ncd e la “Lista Civica Costituente per la partecipazione – la citta’ dei Comuni” promossa tra gli altri dai Radicali e dai promotori del comitato Milanosimuove. La documentazione dovra’ ora essere esaminata dagli uffici competenti che entro un paio di giorni si esprimera’ sull’ammissibilita’ o meno delle liste alla competizione elettorale.
Durante la conferenza stampa della lista del centrosinistra a palazzo Isimbardi, è intervenuro il presidente della Provincia Guido Podesta’. “Questo – ha detto Podesta’ – e’ un momento importante nel percorso di trasformazione della governance del nostro territorio, ma c’e’ anche necessita’ di chiarire quali sono le funzioni e quali le risorse a disposizione per rispondere alle esigenze dei cittadini”.
Sono invece 188 le firme presentate a sostegno della lista di Forza Italia, Nuovo Centro destra e Fratelli d’Italia, “Insieme per la Città metropolitana”. L’elenco dei candidati in corsa per il Consiglio metropolitano, al voto il 28 settembre prossimo, è stato depositato dalla segreteria provinciale azzurra già ieri alle 10, in largo anticipo sulla scadenza fissata per le ore 12 di oggi. Ecco, nell’ordine, i nomi: Marco Alparone (sindaco di Paterno Dugnano), Marcovalerio Bove (Milano), Vera Cocucci (Mediglia), Massimo Colombo (Trezzo sull’Adda), Giovanni Ferretti de Luca (Rozzano), Antonio Florio (Rodano), Ermes Garavaglia (Bareggio), Luciano Guidi (Legnano), Giovanni Lami (Magenta), Roberto Modini (Melegnano), Letterio Munafò (Legnano), Graziano Musella (sindaco Assago), Marco Osnato (Milano), Alberto Bozzoli (Opera), Marina Raimondi (Busto Garolfo), Giuseppe Russomano (Trezzano sul Naviglio), Pietro Tatarella (Milano), Edmiro Toniolo (Villa Cortese), Armando Vagliati (Milano), Alberto Villa (Pessano con Bornago).
“Abbiamo raccolto molte più firme di quelle necessarie per presentare la lista, ed è un segnale molto incoraggiante – commenta il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luca Squeri, – E’ una lista competitiva, con nomi che rappresentano tutto il territorio provinciale e costituisce evidentemente un primo passo verso l’unità del centro destra a Milano”. “Ora però dobbiamo parlare di contenuti, perché la fase costituente che ci aspetta sarà decisiva per dare un assetto credibile a questa Città metropolitana ancora piuttosto fumosa e distante dai cittadini. Al di là di quelli che saranno i numeri, e di una Legge che comunque non ci piace e non abbiamo votato, siamo decisi a contare. A breve si terrà un incontro pubblico per presentare le linee guida del nostro programma e i candidati che concorreranno al Consiglio per rappresentare valori, contenuti e obiettivi del centro destra”.
Lista “di partito” per la Lega che per le elezioni del Consiglio Metropolitano in programma il 28 settembre presenta 13 suoi amministratori e non si unisce al resto del centrodestra. “Non c’erano le condizioni per allearci con gli altri partiti di centrodestra e in particolare con Forza Italia – spiega il segretario provinciale del Carroccio Igor Iezzi, su molti temi siamo in disaccordo”. Secondo Iezzi inoltre “FI è complice e colpevole” del caos sull’abolizione delle province e sulla “poca chiarezza delle competenze” del futuro governo metropolitano. Da qui, quindi la scelta della Lega di presentarsi da sola, anche se, rivendica il segretario provinciale del Carroccio “a sostegno della nostra lista abbiamo raccolto anche molte firme di esponenti di liste civiche”.
Niente lista invece per il Movimento 5 Stelle, poiché non è riuscito a raggiungere le 103 firme necessarie (tra consiglieri comunali e sindaci) per presentare una propria lista. È stato il senatora Vito a Crimi a spiegare il perché, nonostante l’inesistenza di valore legale, l’M5S ha comunque presentato la propria lista alla segreteria generale della Provincia di Milano: “Una presentazione esclusivamente strumentale allo scopo di poterci legittimare per un eventuale riscorso”. Il M5S, ha precisato Crimi, contesta l’elezione di tipo indiretto con cui verra’ formato il consiglio metropolitano “si applichera’ a breve anche al Senato ed e’ il modo con qui questo governo sta cercando di bloccare la partecipazione dei cittadini”, ha affermato, ma anche la specifica legge per la costituzione delle Citta’ Metropolitane. “Da’ maggiore potere alle forze politiche che gia’ esistono: per poter presentare la lista occorrono oltre cento firme di consiglieri comunali gia’ in carica, un numero che si sapeva gia’ che il M5S non ha”.
La Redazione