di Veronica Graf
I ricercatori dell’ENEA hanno messo a punto un sistema di laser fotoacustico contro le sofisticazioni alimentari, stanno lavorando a un secondo prototipo da utilizzare direttamente nei punti vendita, dagli scaffali dei negozi ai banchi del mercato. Una scoperta importante per i consumatori di cui ancora si parla poco.
Si tratta di SafeFood, il primo sistema laser fotoacustico contro le sofisticazioni alimentari a disposizione di industrie alimentari e grandi catene di distribuzione. SafeFood è in grado di rintracciare in tempo reale contaminanti su campioni non trattati con il prelievo di piccole quantità di prodotto. La tecnica laser fotoacustica garantisce precisione e affidabilità nella rilevazione di alcune importanti frodi alimentari sempre in atto, come quelle che riguardano pesce, riso, succhi di frutta, olio, latte e spezie, in particolare origano e zafferano.
Una novità importante anche per i consumatori. I ricercatori ENEA stanno lavorando a un secondo prototipo da utilizzare direttamente nei punti vendita: non richiedendo il pretrattamento del campione con reagenti chimici, può essere facilmente utilizzato da personale non specializzato, dopo una breve formazione sul suo utilizzo.
Alla base di SafeFood c’è la spettroscopia laser fotoacustica, una tecnica già usata in diagnostica medica, rivelazione di esplosivi e monitoraggio dell’inquinamento, che dopo i lavori pionieristici con i laser a CO2, oggi si avvale delle prestazioni e delle dimensioni ridotte dei laser a cascata quantica.
Il sistema utilizza luce e suono per funzionare: gran parte della luce prodotta dal fascio laser è modulata a una frequenza acustica e inviata nella cella fotoacustica, dove interagisce con il campione generando un’onda sonora che viene captata da un microfono, il cui segnale viene successivamente amplificato.
Il passaggio dal laboratorio all’industria è già una realtà. È stato firmato un accordo con un’azienda di apicoltura per il controllo della filiera del miele: infatti il laser fotoacustico può rilevare la presenza di pesticidi tanto nel polline quanto nelle api.
Il contratto stipulato con l’azienda Chelab della multinazionale Mérieux NutriSciences Corporation, mira a proteggere la salute dei consumatori in tutto il mondo e offre una vasta gamma di servizi analitici e di consulenza per prodotti alimentari, ambientali, agrochimici, di largo consumo, cosmetici e farmaceutici. È in corso anche una collaborazione in materia di antisofisticazione tra ENEA e altre due aziende: Orsell, che si occupa di distribuzione di prodotti per l’alimentazione zootecnica, e Tecnoalimenti, un consorzio di ricerca tecnico-scientifica e per l’innovazione nell’industria agroalimentare, costituito da 31 imprese.
Il laser antifrode di ENEA è stato presente questo weekend 10-12 settembre alla manifestazione Science Party, l’evento che unisce scienza e gastronomia promosso dal Comune di Grottaferrata (Roma), in collaborazione con ESA-ESRIN, ENEA, INFN e Associazione Frascati Scienza.