di Daniela Buonocore
La carenza idrica rappresenta un enorme problema per la nostra Penisola, sempre più soggetta al fenomeno della siccità.
Molte le aziende che si stanno adoperando per diminuire l’emissione di CO2 e che cercano di tutelare eventuali perdite e sprechi d’acqua. Lo stesso Governo ha attualmente approvato il PNRR, ovvero un piano strategico finalizzato al controllo degli sprechi delle acque dolci e salate. Ambientalisti di ogni dove e associazioni come quelle di FareAmbiente, propongono ed attuano idee e risoluzioni sempre più all’avanguardia per rallentare il rischio di “siccità” che da qualche anno preoccupa seriamente il nostro pianeta. Eppure nonostante tutto, sembra quasi che ancora oggi, in merito a tali problematiche ambientali, ci sia una scarsa cultura, un’alta disinformazione e anche una grande dose di menefreghismo collettivo. Comportamenti scorretti e feste inappropriate, non aiutano certamente a migliorare la situazione attuale, che si presenta notevolmente compromessa. Lascia infatti discutere la famosa “A’ Chiena” di Campagna che si sta svolgendo in questi giorni in Campania, precisamente nei pressi di Salerno. La festa, iniziata domenica 10 luglio, proseguirà fino al 17 agosto e andrà avanti tutti i sabati e le domeniche che sono compresi tra le due date. L’evento, aperto a tutti, si svolgerà tra le strade del paese e la protagonista principale sarà l’acqua. I viali saranno pertanto invasi da quest’ultima, i partecipanti e i passanti potranno prendersi a secchiate tra le vie allagate dallo straripamento voluto e quindi provocato, del fiume Tenza che lascia il suo letto naturale per attraversare la cittadina.
Un’esperienza esilarante e rinfrescante se la si intende come forma di intrattenimento, ma che non rispetta assolutamente le necessità e le regole per la diminuzione della siccità e il controllo sul territorio degli sprechi volontari dell’acqua. Molti sono infatti gli oppositori di tale scempio che, seppur possa apparire divertente ed innocuo, in realtà compromette notevolmente, non solo il naturale decorso del fiume, ma anche tutte le problematiche che l’inondazione può provocare. Non si può non constatare quanta acqua venga sprecata, acqua che potrebbe essere utilizzata per altri scopi.