di Roberto Donghi
Stando a quanto riportato l’8 dicembre dall’ansa, ArcelorMittal avrebbe proposto, con una lettera inoltrata al Ministero dello Sviluppo Economico, la risoluzione definitiva di ogni rapporto sulla vicenda ex Ilva offrendo al governo italiano il pagamento di un miliardo di euro per lasciare gli impianti entro aprile.
Dal canto suo, invece, Roma chiederebbe circa il doppio della somma offerta tenendo conto, a suo dire, delle mancate manutenzioni per 350 milioni e la penale per la risoluzione anticipata del contratto (altri 500 milioni).
La tragicommedia sul caso Ilva sembra ad un punto morto e fa riflettere: 3,5 miliardi del pil nazionale, la più grande acciaieria d’Europa e la (poca) stima che vantiamo verso gli investitori internazionali sono sull’orlo del burrone.
Immaginate quanto debba far pena vivere in un paese nel quale un’azienda è disposta a pagare un miliardo di euro pur di andarsene.