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giovedì, 19 Dicembre, 2024

Che la pace sia con te.

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Orizzonti di libertà – n° 2

La pace fiscale ci sarà. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un’intervista a La Verità, ha dato il via libera alla proposta del centro-destra. Di cosa si tratta e a chi interessa la pace fiscale?
Il Presidente Giuseppe Conte ha spiegato che “Noi proponiamo un meccanismo totalmente diverso dove l’azzeramento delle pendenze è funzionale per partire con un nuovo rapporto con il fisco”. Quale sia questo meccanismo non ci è dato saperlo. Si vedrà fra circa un mese, con la presentazione della Manovra economica 2019.
Il promoter governativo della proposta è Matteo Salvini che, durante le sue numerose interviste, ha sottolineato che non sarà assolutamente un condono o uno scudo fiscale, ma, appunto, una pace tra fisco e piccoli contribuenti. “E’ evidente che se sei un calciatore o un cantante e hai problemi per milioni di euro, devi fare pace con te stesso”. La pace fiscale dovrebbe infatti prevedere una soglia di centomila euro, sotto i quali chi ha debiti con lo Stato può pagare subito una piccola percentuale, stracciare la cartella esattoriale e continuare a lavorare e a pagare le tasse.
La proposta è buona e giusta. Uno Stato che arriva a chiedere oltre il 60% tra tasse, imposte e contributi non permette ad un’impresa – unica attività economica che genera occupazione – di lavorare. A volte, l’imprenditore preferisce stipendiare i collaboratori, piuttosto che sborsare in tasse, dove, ed è qui il problema, non si vede un vero ritorno di servizi. Dunque, è sacrosanto supportare chi, a causa della crisi o di altri problemi giustificati, non è riuscito a stare al passo del fisco.
C’è solo un piccolo problema: la soglia dovrebbe essere tolta. Non è questione di quanti debiti hai nei confronti dell’erario, ma per quale motivo non sei riuscito a regolare le tasse. Ci sono aziende che hanno superato la soglia dei centomila, ma non per comprarsi la terza casa a Portofino, ma perché i creditori non hanno saldato il conto all’imprenditore, ma il fisco ha chiesto egualmente il versamento dell’IVA. E allora come fa un’azienda ha versare l’IVA, se non ha ricevuto il pagamento dal cliente?
Il problema non è quanto, ma perché non sei riuscito a versare il dovuto.
ah, c’è un’altra questione: con il governo giallo-verde questa soluzione si chiama pace fiscale, con il governo Berlusconi si chiama condono per gli evasori

Simone Tavola,
Redazione Milano

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