di Roberto Donghi
Non appare in pubblico dall’11 Aprile, quando venne ripreso dai media di stato nordcoreani durante un incontro con il politburo del Chosǒn Rodongdang, il Partito del Lavoro di Corea. Kim Jong è letteralmente sparito dalla scena politica nazionale ed internazionale, una sparizione iniziata dopo l’ultima apparizione in un messaggio televisivo diffuso in occasione del compleanno del nonno.
Stando a quanto riportato da “Daily NK”, sito web con base a Seul e gestito da disertori del nord, Kim Jong Un avrebbe visto peggiorare le proprie condizioni di salute a causa della sua obesità, della sua forte dipendenza dalle sigarette ed anche dalle diverse gite al monte Paektu, montagna sacra della famiglia Kim, sulla quale il nostro si fece fotografare nella neve, a cavallo di un destriero bianco.
Non ultimo, un difficile intervento cardiovascolare le cui conseguenze, sempre secondo le voci, potrebbero essere risultate fatali. C’è da dire che anche nel 2014 Kim sparì dalle scene per oltre un mese, sollevando dubbi ed illazioni sul suo stato di salute, salvo poi riapparire vivo e vegeto.
Nelle ultime ore, però, Dagospia riporta come da Mosca a Pechino rimbalzi la voce della scomparsa del Leader Coreano. Se ciò dovesse essere confermato, per la prima volta nella breve ma intensa storia nordcoreana, lo scettro del potere passerebbe ad una donna, la sorella di Kim, Kim Yo Jong. Avendo il figlio di Kim solo dieci anni, sarebbe lei quindi la nuova guida della Repubblica Popolare.
Si sa ben poco di Yo Jong, anzi, in realtà non si sa nulla di certo. Figura chiave del sistema politico coreano, pare abbia 31 anni di età (sarebbe nata nel 1987) ma la sua vita si perde nell’isolamento sociale. Forse studentessa dell’Università Militare di Kim Il Sung, parrebbe aver sposato il figlio di un funzionario del governo nordcoreano. Null’altro, al momento, risulta noto riguardo alla sorella con lo sguardo di ghiaccio: né le sue possibili intenzioni politiche, né la sua visione dei rapporti che parevano essersi leggermente scaldati, con l’occidente e gli Stati Uniti.
